Esalazioni puzzolenti, problema non risolto dopo le proteste e la diffida della Regione

Comune, Consorzio ASI, Arpac e Asl ancora non spiegano cosa è accaduto e quali sono i risultati dei controlli effettuati da aprile ad oggi.

Comunicato stampa del 30 ottobre 2023

Il 28 settembre, dopo 5 mesi di proteste dei residenti nella parte alta di Benevento e delle contrade limitrofe per le esalazioni puzzolenti provenienti dalla zona industriale di Ponte Valentino, la Regione Campania- settore Ecologia ha diffidato due stabilimenti industriali, Sanav e Bo Industries,  ad adeguare gli impianti per risolvere il problema. 

La Regione ha diffidato anche la società Multiservice del Consorzio ASI che ha in gestione il depuratore ad “evitare emissioni odorigene”.

Entro 30 giorni, scaduti ieri l’altro, le società diffidate dovevano presentare la relazione sui lavori effettuati per risolvere definitamente il problema che però persiste, nonostante le ridotte attività degli stabilimenti diffidati.

Infatti, gli abitanti della zona continuano a segnalare esalazioni puzzolenti che non sono costanti e forti, come quelle avvertite durante tutta l’estate, ma sono certamente fastidiose e si teme che possano peggiorare.

Pertanto, bisogna comprendere fino in fondo che cosa è accaduto quest’estate e cosa hanno fatto le autorità di controllo da diversi anni dopo le continue segnalazioni di emissioni puzzolenti provenienti soprattutto dalla Sanav che tratta reflui “pericolosi e non”.  

Quell’azienda è stata autorizzata per due volte negli ultimi tre anni a cambiare il ciclo produttivo, anche per la essicazione di fanghi con un nuovo forno e relative nuove emissioni inquinanti, ma l’Arpac ancora non spiega quali controlli, previsti nelle autorizzazioni regionali, ha effettuato e con quali risultati.

Nella SANAV si sono sviluppati due incendi, a giugno e agosto di quest’anno, ma con si capisce perché? Possibile che impianti così delicati per il trattamento di liquami pericolosi mediante sostanze chimiche possono andare a fuoco proprio davanti ad un grosso distributore di carburante e nessuno spiega cosa è accaduto, quali sostanze tossiche sono state immesse nell’aria e perché non bisognerebbe temere che l’evento si ripeta?  

Perché il presidente del Consorzio ASI, Luigi Barone, ha attribuito a se stesso e all’amministratore della società Multiservice un “premio di risultato” per la buona gestore del depuratore consortile che invece l’Arpac e la Regione ritengono responsabile di emissioni puzzolenti tanto da dover imporre l’adeguamento degli impianti?  

Che cosa scaricano nel depuratore le aziende estranee alla zona industriale?

Quali controlli sono stati effettuati nei mesi scorsi per accertare il livello di inquinamento del fiume Calore a valle di quel depuratore, a seguito di molte segnalazioni per la puzza avvertita anche nel centro storico della città?

I sindaci della valle del Tammaro annunciano clamorose manifestazioni di protesta per le esalazioni dall’impianto rifiuti di Sassinoro ma non si capisce che cosa vuole fare il sindaco di Benevento per le esalazioni dalla zona industriale di Ponte Valentino.

Perché tacciono pure le associazioni ambientaliste, il Movimento 5 Stelle e il titolare del pastificio Rummo che in altre occasioni ha protestato vivacemente? 

  Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile



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