Gravi le ipotesi di reato a carico del laboratorio di analisi Tecno Bios per aver occultato la gravità della ecotossiticà con esami falsamente compilati
22 gennaio 2023
Domani 23 gennaio, il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Benevento dovrà decidere se rinviare a giudizio 30 persone e la società Gesesa, come richiesto dalla Procura della Repubblica di Benevento il 25 maggio 2022 a conclusione delle indagini per l’inquinamento prodotto dai depuratori gestiti, l’affidamento dell’incarico di Gestore Idrico Integrato e la progettazione del nuovo depuratore.
Ecco i reati contestati agli indagati di seguito indicati:
- Frode nelle pubbliche forniture art. 356 c.p.: Ferrari Piero, funzionario di ACEA, all’epoca Amministratore delegato della GESESA, e i dipendenti di Gesesa De Laurentis Francesco, Tretola Giovanni, Rossi Giovanni e Bernardo Domenico; i gestori privati Falcione Vincenzo Maria e Luciani Gianluca;
- Inquinamento ambientale, art. 452 bis c.p.: Ferrari Piero, De Laurentis Francesco, Tretola Giovanni, Rossi Giovanni, Bernardo Domenico, Falcione Vincenzo Maria, Luciani Gianluca,
- Turbata libertà degli appalti- art. 353 c.p.: Ferrari Piero, Colucci Giovanni, Montano Oreste,
- Falsità materiale e Falsità ideologica di pubblici funzionari- art. 476-479: De Laurentis Francesco, Scarinzi Raffaele e Melillo Giuseppe; Mascariello Claudio e Ruggieri Giovanni, dipendenti Arpac
- Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico- art. 483 c.p.: Ferrari Piero, Montano Oreste, Tretola Giovanni, Schiavo Pasquale
- Truffa, art. 640 c.p., De Laurentis Francesco, Mazza Antonio (titolare società privata;
- Abuso d’ufficio art. 323 c.p. – Ferrari Piero, Colucci Giovanni, ex commissario ATO, Montano Oreste, libero professionista ex dirigente ATO, Schiavo Pasquale (dirigente Gesesa). Mario Pasquariello, Giovanni Quarantiello e Perlingieri Maurizio (assessore, consigliere comunale e dirigente Comune di Benevento), Moriello Giovanni (libero professionista)
- Gestione di Rifiuti non autorizzata- art. 256 del Codice Ambiente: Ferrari Piero, De Laurentis Francesco, Tretola Giovanni, De Angelis Gelsomino e Amato Giorgia Dora, dipendenti Gesesa; Mazzarelli Michele e Lepore Mario titolari di società private;
- Inosservanza divieti di scarico, art. 137 Codice Ambiente: De Laurentis Francesco, Mazza Antonio, società privata,
- Violazione degli obblighi di tenuta dei registri obbligatori- art. 258 Codice Ambiente: Amato Giorgia Dora, Mazzarelli Michele e Iannace Carlo Alberto (società di analisi)
- Reati ambientali ed altri a carico di Gesesa per non aver adottato misure per prevenire i reati
Torneremo prossimamente in modo approfondito su queste contestazioni della Procura della Repubblica.
Oggi segnaliamo che una corposa parte della richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero si riferisce alle analisi effettuate da Tecno Bios srl che per conto di Gesesa esaminava le acque prodotte dai depuratori.
La Procura della Repubblica contesta a Piero Porcaro, titolare della Tecno Bios e ai suoi dipendenti Pisanti Antonio, Cocozza Rosanna, Messere Massimo e Pontillo Anna, i reati di
“Falsità ideologica in certificati commessi da persone esercenti un servizio di pubblica necessità– art. 481 codice penale;
“Falsità in registri e notificazioni– art. 484 c.p.”;
“Favoreggiamento personale– art. 378 c.p.”
- perché omettevano di comunicare i risultati degli esami che attestavano la gravità della ecotossicità dei depuratori gestiti da Gesesa;
- trasmettevano a Gesesa certificati di analisi compilati falsamente;
- lasciavano spazi vuoti nel sistema informatico al fine di far risultare l’accettazione in giorni diversi da quelli effettivamente eseguiti;
- aiutavano i gestori di Gesesa a conseguire l’impunità delle condotte di inquinamento ambientale e di frode in pubbliche forniture.
Domani il GUP deciderà se tutti i predetti imputati dovranno essere rinviati a giudizio per accertare la responsabilità penale dei fatti contestati.
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”
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