Corruzione-Criminalità

Rosita Galdiero, sindacalista sotto scorta, si è inventata le minacce. Solidarietà alla CGIL

Altra Benevento aveva ritenuto che non ci fossero legami tra le minacce denunciate e la sua testimonianza nel processo per i Centri Migranti Comunicato del 9 maggio 2024 Per la Procura della Repubblica di Roma la dirigente nazionale FIOM-Cgil Rosita Galdiero, beneventana, si è inventata le gravi minacce anonime (lettere, proiettili, presunto pacco bamba) grazie …

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Sandra Lonardo, la “malagiustizia” e la candidatura a perdere

I Mastella continuano a dichiararsi vittime di aggressioni giudiziarie ma da sette anni non sono sfiorati da indagini

Benevento, 25 aprile 2024  

Sandra Mastella (foto di Anteprima24) ha ufficializzato la sua candidatura alle elezioni europee con un post su Facebook, subito evidenziato da Il Mattino che già aveva dedicato al lieto evento un articolo tre giorni fa.

La first lady, sonoramente sconfitta alle politiche del 2022 quando si era candidata con Noi di Centro-Europeisti come Alessandrina Lonardo in Mastella, stavolta ha rinunciato al suo cognome e pure al simbolo del partito.

Si presenta, grazie ad un accordo con Matteo Renzi, sotto le insegne “Stati Uniti D’Europa” (sei partiti uniti solo per tentare disperatamente di superare la soglia del 4%) solo con il cognome del marito, il leader di Noi di Centro che due anni fa prometteva di fondare la Margherita 2.0 e che invece è costretto ad arroccarsi a palazzo Mosti con la speranza di arginare la emorragia di consensi grazie alla carica di sindaco.

Clemente Mastella sa che la moglie non sarà eletta, i numeri non lo consentono, ma quella candidatura è un atto dovuto per rimanere in campo e far credere ai dubbiosi sostenitori che il sacrificio della consorte potrebbe servire per confermare la sua ridicola “teoria del viandante” che alle politiche ha fatto cilecca ma potrebbe funzionare  per le prossime elezioni regionali.

Destinata alla sconfitta, Sandra cerca di caratterizzare la sua campagna elettorale utilizzando la dichiarazione di Matteo Renzi che la presenta come “vittima di aggressioni giudiziarie e di malagiustizia”.

Il “rottamatore” dei vecchi politici, adesso “riesumatore” di Mastella e Cuffaro, si riferisce alle accuse mosse nel 2008 dai magistrati di Santa Maria Capua Vetere al sistema Udeur per la gestione spregiudicata, con pressioni e minacce, di incarichi pubblici e posti di lavoro.

 I fatti evidenziati negli atti di accusa furono confermati dal tribunale nel 2017 ma i magistrati, pur evidenziando la loro gravità, non accertarono reati a carico di Mastella, la moglie e gli altri imputati. 

Fu una sentenza scandalosa, un esempio di “malagiustizia”, di cui ovviamente la Lonardo non si lamenta, che ha dimostrato le contraddizioni di questo sistema giudiziario, incapace di contrastare veramente la “corruzione politica”.

Ma quel processo non fu la sola disavventura a lieto fine di Sandra Mastella.

Nel 2011 fu rinviata a giudizio a Benevento per “corruzione” per un contributo chiesto a Maurizio Zamparini che lamentava ostacoli politici alla apertura di un Centro Commerciale.

Fu proprio l’imprenditore a ricordare nel corso di una Conferenza Stampa del 13 maggio 2011 (guarda il video) che nel 2006, quando il Comune gli contestò gravi violazioni edilizie ed urbanistiche, “sono andato dalla signora Mastella a dire, guarda  il vostro sindaco è impazzito, vedete un momentino il motivo per cui dice che non possiamo aprire e mi chiese, come tutti i politici, guardi noi abbiamo una ONLUS per aiutare i poveri di Benevento, la signora aveva una ONLUS, mi fa una offerta per la ONLUS ? , e io ho fatto una offerta ufficiale con bonifico di 50.000 euro alla ONLUS”.

Il Pubblico Ministero che aveva formulato le accuse per la incredibile vicenda di quell’Ipermercato, aperto nonostante gravi violazioni urbanistiche, fu trasferito prima dell’inizio del processo a causa della denuncia di Clemente Mastella, allora ministro della Giustizia, per presunta “inimicizia familiare”.

Anche il processo Zamparini si concluse con l’assoluzione di quasi tutti gli imputati e Sandra Lonardo, accusata di corruzione, fu considerata innocente perché i magistrati giudicanti non trovarono alcuna relazione tra il bonifico di 50.000 euro, effettivamente versato alla onlus “Iside Nova” (che organizzava feste ma non si occupava di assistenza ai poveri) e le decisioni del Comune che aveva concesso le autorizzazioni per l’apertura del Centro Commerciale, prima negate.  

Le vicende politico-amministrative dell’Ipermercato Zamparini (oggi Centro Commerciale “i Sanniti”) non si sono ancora concluse perché l’amministrazione Mastella non si decide ad acquisire la strada, gli oneri concessori e il Parco (3 milioni di euro) che le società subentrate a Zamparini sono tenute a cedere gratuitamente, come confermato anche recentemente da alcune sentenze.

Si è conclusa, invece, la parte giudiziaria di quella storia e anche le indagini sul magistrato denunciato da Mastella, sono state archiviate perché le accuse erano pura invenzione.

E’ rimasta però nel Tribunale, nei palazzi del potere e in città la consapevolezza: “chi tocca i fili muore”.

Sarà anche per questo che a Benevento la lotta al malaffare dei politici e dei colletti bianchi è ancora molto lenta ed incerta.  

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

Appello al Prefetto: palazzo Mosti non può essere il comitato elettorale di Sandra Mastella.

Nella sede del Comune di Benevento, il sindaco ha incontrato i rappresentanti di vari enti e società pubbliche per raccomandare sostegno elettorale alla consorte candidata alle Europee

Il Movimento “Altra Benevento è possibile” ha scritto al Prefetto per segnalare il grave episodio e per chiedere che siano “sanzionati adeguatamente tali inqualificabili comportamenti che minano ulteriormente la credibilità delle istituzioni democratiche”

Benevento, 12 aprile 2024  

Al dott. Carlo Torlontano – Prefetto di Benevento

Egregio Prefetto,

segnalo ed allego l’articolo pubblicato ieri, giovedì 11 aprile 2024, a pag. 4 de Il Sannio Quotidiano con il titolo “Noi di Centro rinserra la fila. Mastella ai suoi: l’elezione di Sandra non è impossibile.  Il sindaco fiducioso sul risultato della lista Stati Uniti d’Europa” relativo al un “summit” politico-elettorale per le prossime elezioni al Palamento Europeo, che pare si sia tenuto a palazzo Mosti, sede del Comune di Benevento.

Il giornalista scrive Manca un mese alla presentazione delle liste, ma Clemente Mastella è già in piena campagna elettorale per l’appuntamento dell’8 e 9 giugno: in pista, è arcinoto, c’è la consorte Sandra Lonardo. Che, a differenza del 2022 alle Politiche, per un seggio è in piena corsa. “E’ sicuramente contendibile”, ha assicurato il sindaco di Benevento che, dopo aver riunito assessori e consiglieri a margine del consiglio di lunedì, ha fatto altrettanto convocando i colonnelli (per la verità, c’era pure qualche caporale ndr.). Scontato l’obiettivo, invitarli alla mobilitazione, sollecitarne l’impegno, indurli a metabolizzare il convincimento che la discesa in campo di Sandra va interpretata come una battaglia di tutti, propria di ciascuno di loro, in quanto in ballo c’è il destino politico dell’intero pattuglione di persone che oggi si ritrovano sotto le insegne di Noi di centro”.

Dall’articolo si apprende che alla riunione erano presenti alcuni assessori e consiglieri comunali insieme a Carmine Agostinelli e Raffaele Del Vecchio che coordineranno le iniziative elettorali di “Noi di Centro” ed “Essere democratici”, movimenti da tempo politicamente associati, ma c’erano anche Nino Lombardi, presidente della Provincia; Giovanni Mastrocinque, presidente di ASEA, società della Provincia per la gestione della Diga di Campolattaro; Pompilio Forgione, Coordinatore del Consiglio di Distretto dell’Ente Idrico Campano; Domenico Russo, presidente della GE.SE.SA.; Domenico Vessichelli, presidente del Consorzio ASI; Domenico Mauro, amministratore delegato della SAMTE.

Siamo francamente basiti: diversi rappresentanti istituzioni e amministratori di società pubbliche hanno partecipato ad un incontro nella sede del Comune di Benevento ma non hanno discusso di temi che attengono alla loro funzione amministrativa (difesa del territorio, servizio idrico, sviluppo sostenibile, occupazione giovanile, valorizzazione dei beni culturali, ecc); hanno invece cominciato ad organizzare la campagna elettorale a favore della signora Sandra Lonardo in Mastella candidata al Parlamento Europeo per “Noi di Centro”.

Si tratta di un episodio molto grave e purtroppo non isolato e perciò chiediamo il suo autorevole intervento affinchè, verificata la attendibilità della notizia, possano essere sanzionati adeguatamente tali inqualificabili comportamenti che minano ulteriormente la credibilità delle istituzioni democratiche.

Grazie per l’attenzione.  

Gabriele Corona, coordinatore del movimento politico “Altra Benevento è possibile”

Nella foto di TV7, Clemente Mastella a palazzo Mosti con il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi

Vincenzo Iurillo, del Fatto Quotidiano, sottoposto a tutela della Polizia

Il caso del giornalista, molto conosciuto a Benevento, minacciato per aver raccontato il pestaggio subito da un attivista del WWF, sollecita una riflessione su vicende beneventane e la scorta ancora assegnata a Mastella

Post dell’8 febbraio 2024

Vincenzo Iurillo è un giornalista noto de Il Fatto Quotidiano che ha scritto molto di vicende beneventane.

A novembre scorso ha portato all’attenzione nazionale la Concorsopoli alla Provincia di Benevento, denunciata alla Procura della Repubblica da Altra Benevento.

Il 19 gennaio Iurillo avrebbe dovuto partecipare a Benevento a un un dibattito sulle vicende giudiziarie dei gestori idrici, Gori e Gesesa, ma la Provincia non ha concesso l’Auditorium del Museo del Sannio, caso più unico che raro.

Qualche giorno prima del previsto incontro a Benevento, Iurillo aveva raccontato a Le Iene di Italia 1, la storia di un ambientalista del WWF di Sorrento, aggredito ferocemente da un imprenditore edile del luogo per le denunce sulle costruzioni abusive.

Nonostante i noti precedenti penali dell’aggressore, collegato ad un clan camorristico napoletano, il parroco del luogo aveva consentito una parata di camion, con relativa benedizione, sul sagrato della chiesa, che il giornalista de Il Fatto Quotidiano ha raccontato sul suo giornale.

Per questi articoli e il servizio de Le Iene, Iurillo ha subito pesanti minacce dall’imprenditore che ora è agli arresti domiciliari.

Vincenzo, al quale esprimiamo solidarietà, sostegno e vicinanza, è sottoposto a tutela da parte della Polizia, senza scorta, ma continua a fare il suo lavoro, come l’ambientalista del WWF che ancora  denuncia abusi e gravi danni al territorio.

La storia è raccapricciante e fa riflettere, anche su alcune vicende beneventane, ad esempio il traffico dei rifiuti e la puzza a Ponte Valentino, di cui le associazioni ambientaliste locali non si vogliono occupare e che solo alcuni giornalisti hanno voluto in parte approfondire.

E a proposito di scorte, viene in mente quella concessa dal 2016 al sindaco Mastella e finora rinnovata per non si sa per quali gravi minacce.

All’ex Ministro della Giustizia, grazie alla scorta fissa di un poliziotto, è consentito l’utilizzo dell’auto del Comune con relativi consumi e autisti pagati dall’Ente, anche per viaggi personali, ma nessuno spiega ai cittadini contribuenti quali gravi minacce ha ricevuto, oltre alle lettere anonime di cui non si identificano mai gli autori, tanto da giustificare spese consistenti pagate con fondi pubblici.  

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

Mastella conferma di essere un politico “dalla lingua biforcuta”.

Anche per gli auguri di buon anno ha inviato un video pubblico sdolcinato ai suoi elettori e un messaggio riservato e velenoso a chi lo abbandona. Comunicato stampa del 31 dicembre 2023 Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella non ha organizzato la Conferenza Stampa di fine anno per evitare le poche imbarazzanti domande dei giornalisti …

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