La Cena In Bianco, una ricca cafonata per omaggiare il signorotto  

La consigliera Franzese esalta la festa “culturale” del medioevo mastelliano e critica i Riti Settennali di Guardia Sanframondi di cui non ha capito niente.

Post del 25 agosto 2024

 E’ prevista stasera nella Villa Comunale di Benevento la “Cena in Bianco” con la partecipazione di circa 500 sostenitori mastelliani, un evento inserito nella Rassegna Città Spettacolo, su proposta della Fondazione (presidente il sindaco Mastella) che si dovrebbe occupare di promozione culturale della città.

Il programma della Rassegna che quest’anno costa 300.000 euro, per la metà a carico del bilancio comunale, è stato approvato dalla Giunta Comunale il 14 agosto, con la delibera n. 204.

La proposta di Delibera è stata firmata il 13 agosto dal sindaco mentre era a Capri ospite del suo amico Diego, in posa fotografica con il costumino, simil mutande, con i Ricchi e Poveri.

Ma, a dimostrazione che oramai al Comune di Benevento gli atti sono una formalità, tanto per dovere, il sindaco dieci giorni prima della delibera, il 3 agosto, aveva già annunciato dal suo profilo Facebook la Cena in Bianco per il 25 agosto lungo il corso Garidaldi, tra l’arco di Traiano e la Chiesa di Santa Sofia, patrimoni Unesco.

Ecco il testo del suo messaggio. Cena in Bianco, Prenota il tuo posto! – Una camera da pranzo a cielo aperto per una cena urbana, all’insegna della convivialità; in un luogo insolito della città, dove mai avresti pensato di cenare. Essenziali le 5 regole: Etica, Estetica, Ecologia, Educazione ed Eleganza.  Invita i familiari, amici, colleghi e tutte le persone che conosci. Indispensabile la prenotazione. L’evento si terrà il 25 agosto 2024, ore 20:00, nelle incantevoli location come Corso Garibaldi, Piazza Santa Sofia, Piazza Roma e Via Traiano. Iniziano i preparativi. •⁠ ⁠prima regola essenziale: il bianco dominerà la serata, •⁠ ⁠prepara la mise en place: candele, vasi, fiori, lanterne • porta con te: tovaglie, tovaglioli, posate, piatti, bicchieri. Vi aspettiamo!

Poi, considerate le critiche arrivate, la necessità di evitare i topi divoratori (che pure fanno promozione alla città al tempo di Mastella sindaco), la Giunta Comunale, sempre su proposta del sindaco Mastella, ha deciso di spostare la cena nella Villa Comunale per “la valorizzazione artistica del sito, con il suo contesto naturale e architettonico, cornice particolarmente suggestiva e inedita che offre un’esperienza unica in un ambiente che rispecchia pienamente lo spirito dell’evento”.

La Villa Comunale di Benevento è Bene Culturale tutelato, “fu realizzata fra il 1875 e il 1880 su progetto di Alfredo Dehnardt, all’epoca direttore dell’Orto Botanico di Napoli. È una villa dalle linee armoniose che ricalcano la conformazione naturale del luogo con spazi organizzati su percorsi ad andamento apparentemente spontaneo, sullo stile dei giardini all’inglese”.

In che modo questa Villa pubblica di Benevento, di grande interesse storico, potrebbe essere “valorizzata” dallo “spirito dell’evento” cioè la cafonata di provincia della cena di Mastella e consorte con i suoi assessori super indennizzati, i consiglieri arraffa gettoni, i giullari di corte, i buffoni, gli imprenditori e gli sponsor generosi, gli avvocati soci degli amministratori e i consulenti lautamente pagati, i dipendenti fedeli, i questuanti di incarichi, le signore e i signori plaudenti?  

In realtà nella delibera, tra le righe, si legge che lo spostamento è stato deciso per problematiche logistiche e organizzative del Corso Garibaldi, che, pur essendo un luogo centrale e rappresentativo, presenta alcune criticità logistiche (ad es. traffico pedonale e veicolare) che potrebbero complicare l’organizzazione e la gestione dell’evento. La Villa Comunale, invece, offre spazi più adatti a garantire un’organizzazione efficiente e sicura, facilitando anche il controllo degli accessi e la gestione degli spostamenti”

Si capisce, quindi, che Mastella e gli organizzatori erano preoccupati per possibili manifestazioni di protesta, magari gavettoni di chi è costretto a subire la crisi idrica per l’affar’acqua, e spostano l’evento in un luogo sicuro, recintato e controllato dalle Forze dell’Ordine .

Così possono essere più tranquilli gli osannanti sostenitori mastelliani, chiamati a partecipare numerosi, e preoccupati, per omaggiare il signorotto che tutto gestisce, decide e comunica, disperatamente per parare la grave ed inevitabile crisi di consensi.

E’ questo il medioevo che piace alla consigliera comunale mastelliana, Mara Franzese, presidente della Commissione Cultura, che invece critica i Riti Settennali di Guardia Sanframodi un evento particolare, religioso, emotivo, che fa discutere seriamente il mondo della “cultura” da anni.

 Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”  



13 commenti su “La Cena In Bianco, una ricca cafonata per omaggiare il signorotto  ”

  1. Far passare un simile evento come un fatto culturale denota una superficialità macroscopica ed una arroganza tale da offendere l’intelligenza sana di quei beneventani che faticano non poco a capire il senso di determinati eventi. Cosa aggiungere ancora nel constatare le condizioni in cui versa la città ed in modo particolare le periferie tanto osannate dalla maggioranza.

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  2. Il Comune pagasse i debiti che ha verso i cittadini……e non sperperasse i soldi qua e là per esibizioni davvero di pessimo gusto

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  3. Mi chiedo se la nostra città, ha proprio bisogno di una pagliacciata del genere?. Veramente un ritorno a un periodo storico, di cui non ne abbiamo bisogno di restaurare, il tutto per rendere omaggio al Governatore, da troppo tempo purtroppo al governo della città . Non ci sarebbe invece bisogno di qualche manifestazione che coinvolga i cittadini comuni, quelli che vengono sempre più emarginati da quanto accade nella vita sociale e politica della città ormai da troppi anni. Mi vengono alla mente i ricordi dei primi anni di “Città Spettacolo”, in cui si cercava di coinvolgere tutti e anche il territorio, portando su di esso alcune manifestazioni, quasi subito messe da parte. Per poi diventare negli anni sempre più una manifestazione, meno coinvolgente per i cittadini e sempre più per i soliti noti , i vassalli del “Feudatario”. Condivido con quanti hanno definito l’evento, una Cafonata .

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  4. parafrasando il titolo del Film di Fabio De Luigi “e noi come stronzi rimanemmo a guardare” è un rito più che settennale dal 20\06\2016 e ciò vuol dire che ce lo meritiamo per il nostro lungo torpore…

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  5. ..ma Altra Benevento..ossia tale Gabriele Corona evidentemente non ha nulla di meglio da fare che parlare ,parlare ,parlare delle vacanze di Mastella e signora,della cena in bianco..stammi a sentire Gabriele era meglio una bella vacanza e intanto pensa a trovati un lavoro serio …..

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    • E Lei non ha niente di meglio da fare che difendere Mastella senza entrare nel merito del contenuto dell’articolo

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    • EVIDENTEMENTE NON CONOSCI NULLA DI GABRIELE CORONA CHE HA GIÀ DATO TANTO ED È IN PENSIONE DOPO AVER LAVORATO UNA VITA E SUBITO ANGHERIE CHE TU MANCO TE LE SOGNI, E TE LO DICE UNO CHE LO SEGUE DA TEMPO PUR NON AVENDO CON LUI UN’AMICIZIA MA CHE SEGUE E CONDIVIDE LE SUE BATTAGLIE PER LA CITTADINANZA, IN PARTICOLARE PER LE FASCE PIÙ SENSIBILI. AVERE UNA PERSONA CHE ACCENDE I RIFLETTORI SULLE COSE CHE NON VANNO È UN LUSSO CHE TANTI NON HANNO. PARLA PIUTTOSTO DI CHI FA POLITICA TRA PRIVILEGI, PREBENDE E VITALIZI VARI CHE UN QUALSIASI LAVORATORE SE LI SCORDA.

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  6. Ci vuole un bel coraggio criticare un evento che da secoli fa parte della cultura, della cristianità e della tradizione guardiense per poi esaltare l’evento “epicureo” che si sta tenendo a Benevento con la “cena in bianco” solo per fare piacere a chi l’ha organizzato (sindaco ed amministrazione comunale). Paragonare i due eventi è veramente di “cattivo gusto”, tanto per essere in tema, come a dire: “scherza con i fanti ma lascia stare i santi”.

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  7. Sono perfettamente d accordo, una festa senza senso , per omaggiare il Sindaco e Consorte . Meglio utilizzare i soldi per fare manifestazioni storiche e convegni per fare conoscere Benevento e la sua storia millenaria al mondo intero , dagli Osci, Sanniti , Romani, Longobardi , Bizantini , e a seguire , fino ai giorni nostri.

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  8. Gabriele cosa c’è da commentare si è commentato da solo non ci sono parole adatte a commentare sarebbe troppo offensivo ha ragione Mattin pensasse a pagare la gente che deve avere soldi e stanno aspettando da anni con sentenze esecutive. Per lui va bene così abbuffarsi e basta.

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  9. Condivido in pieno le cose che dici e che fai.
    Molte iniziative le portammo avanti insieme negli anni ’80 e fino al nuovo secolo. Con altri personaggi politici. Ma questi di ora meriterebbero un interesse maggiore quindi invito chi ha tempo,capacità e voglia di difendere gli interessi dei cittadini di unirsi a te per cercare di dare una svolta questo modo di gestire l’ente pubblico come una cosa propria. Buon lavoro.

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