Non protestano i consiglieri di opposizione che si sono decisi a chiedere copia del progetto dopo un mese dalla approvazione.
Comunicato stampa del 18 novembre 2023
Venerdì scorso, 17 novembre, tra i reperti archeologici di piazza Santa Maria sono stati interrati una fossa biologica e un pozzo nero (vedi foto) a servizio dell’Info Point, una baracca che si poteva collocare anche sul marciapiedi.
L’amministrazione Mastella insiste per montarla sull’area archeologica venuta alla luce tra aprile e giugno scorso e la Soprintendenza Archeologica ha dato l’autorizzazione a collocarla nel “settore E” dello scavo a condizione che non ci fossero interferenze con le strutture antiche ritrovate.
Invece le grandi vasche sono state interrate ben al di fuori del “settore E” e proprio all’interno dell’ambiente termale con copertura a volta.
E’ una grande vergogna !
Al tempo di Mastella sindaco, le terme romane di piazza Santa Maria, nella zona del Foro, lungo il decumano, diventano la fogna a servizio dell’Info Point.
E non protestano i consiglieri di opposizione Perifano, Miceli, Megna, Moretti, Fioretti, Varricchio, De Lorenzo, De Longis, Piccaluga, Sguera e De Stasio che solo il nove novembre, dopo l’ennesima inutile riunione della costosa commissione consiliare PICS, si sono decisi a chiedere una copia del progetto dei lavori, approvato il 3 ottobre e mai pubblicato all’albo pretorio.
Non fiata neppure il deputato di Forza Italia, Francesco Rubano che qualche mese fa annunciava il suo intervento affinchè il Ministero valorizzasse l’area archeologica di piazza Santa Maria.
Il Ministro Sangiuliano è venuto a Benevento per l’Hortus Conclusus ma Rubano non lo ha accompagnato in piazza Santa Maria e da allora il deputato fa finta di non vedere cosa accade sull’area archeologica.
E forse sarà per questo ripensamento di Forza Italia che anche il consigliere Gerardo Giorgione, da poco passato all’opposizione, da oltre un mese promette di farci avere la copia del progetto che l’Ufficio PICS gli ha preparato ma lui non ritira.
Altra Benevento ha chiesto stamattina con una nota PEC un incontro con il Soprintendente archeologico Gennaro Leva, per esprimergli “de viso” la più profonda indignazione.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”