Diffidato il Soprintedente Archeologico: dopo aver confuso lo “scavo archeologico preventivo” con lo “scavo assistito” non può autorizzare la costruzione sui reperti
Comunicato del 10 giugno 2023
Iadicicco sostituisce improvvisamente il tecnico comunale Responsabile del Procedimento con il quale finora ha firmato e condiviso tutti gli atti per la realizzazione del progetto.
Ieri in commissione consiliare progetti PICS il presidente Antonio Picariello, che per primo aveva ironizzato qualche settimana fa sulle dichiarazioni di Altra Benevento relative al valore dei reperti ritrovati in piazza Santa Maria, si è assunto il merito, come il sindaco Mastella, degli scavi effettuati che valorizzano l’area.
Ma subito dopo ha confermato che l’amministrazione comunale non intende in alcun modo rinunciare a realizzare una struttura su quei reperti, seppure più piccola di quella finora prevista.
La variante è stata illustrata dall’architetto Antonella Moretti che pochi minuti prima della riunione era stata nominata Responsabile Unico del Procedimento Front Office in sostituzione dell’ing. Luigi De Marco, esonerato improvvisamente dal dirigente Antonio Iadicicco, per motivi ancora sconosciuti.
Il dirigente finora ha condiviso e firmato tutti gli atti prodotti da De Marco (proposte di delibere, determine, lettere di incarico, richieste pareri alla soprintendenza) e quindi non si comprende perché ha rimosso quel dipendente comunale dall’incarico.
De Marco ha mostrato qualche perplessità sulla insistenza per il Front Office sulle strutture archeologiche? Non era d’accordo su qualche procedimento urgente?
Al momento non sappiamo quali sono le ragioni di questa improvvisa sostituzione, ennesima stranezza di tutta questa strampalata idea di Front Office, che pare non abbia neppure incuriosito i consiglieri di opposizione.
La struttura che Iadicicco pensa di realizzare in quella piazza dovrebbe ridursi a 36 metri quadrati dei quali la metà occupata da banco, scrivanie, arredi, attrezzature del personale e servizi igienici che comunque renderanno necessari altri lavori edili per la fornitura idrica e l’allaccio in fogna.
E’ chiaro che lo spazio a disposizione non permetterà neppure ai 40-50 turisti giunti in autobus di accomodarsi per assistere alle proiezioni ed altre iniziative promozionali annunciate ieri.
Insomma, siamo dinanzi alla ennesima trovata progettuale di questa amministrazione, presentata con grande enfasi propagandistica, che però si sgretola nella sua rappresentazione concreta.
Come più volte ricordato, un Info Point turistico è già presente all’ingresso dell’attuale Terminal Bus di via Pertini ed ha spazio sufficiente per accogliere decine di visitatori contemporaneamente.
I pullman dalla Tangenziale, uscita centro a Capodimonte dopo un chilometro e 800 metri arrivano al centro di accoglienza senza transitare nel centro storico. Stessa percorrenza per uscire dalla città.
Invece per l’Info Point che Iadicicco e Mastella vogliono realizzare a tutti i costi sugli scavi in Piazza Santa Maria, gli autobus dalla tangenziale Rotonda dei Pentri, dovranno percorrere 3 chilometri e mezzo per accompagnare i turisti alla baracca in centro e poi un altro chilometro per raggiungere piazzale Catullo. Totale di 9 chilometri, la metà nella città murata, per arrivare, girare tra carico e scarico e ripartire.
E’ una ipotesi assurda che produce traffico e inquinamento, senza offrire ai turisti un servizio decente. Sarebbe meglio utilizzare il milione di euro concesso dalla Regione Campania per continuare gli scavi archeologici e portare alla luce il foro, le terme e probabilmente i resti del tempio di Iside.
Ma Iadicicco e Mastella non possono cambiare idea.
I cittadini, però, non possono tollerare questo ennesimo capriccio e non lo può consentire neppure il Soprintendente Archeologico al quale abbiamo indirizzato un atto di diffida che gli ricorda pure che non avrebbe potuto confondere, clamorosamente, lo “scavo archeologico preventivo” con lo “scavo assistito”.
Sappiamo che al tempo di Mastella sindaco, anche questo comunicato non sarà pubblicato da TV7, Ottopagine, Il Sannio Quotidiano, Il Mattino e dai giornalisti che antepongono la difesa della Casta al dovere di informare correttamente. Ce ne facciamo una ragione.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”
Nella prima foto. i geroglifici dell’OBELISCO di granito rosso che annuncia “Uno splendido palazzo venne costruito per la Grande Iside, signora di Benevento, e per le divinità paredre. Un obelisco di granito venne eretto da Lucilio ….. (?) per la salvezza e prosperità del Signore dei Due Paesi (DOMIZIANO)».
Nella seconda foto: Il museo Arcos di Benevento (300 pezzi trovati in città)