Il CODACONS sulla gestione del servizio idrico e la presenza di Tetracloroetilene

Impianto idrico

Dopo Città Spettacolo, Tariffe e Tributi l’analisi del quinquennio di amministrazione mastelliana si concentrerà sul servizio idrico.

Grazie solo all’intervento di Altrabenevento e di Gabriele Corona (non si tratta di campagna elettorale ma di semplice cronaca) i cittadini beneventani sanno che nelle case di 60.000 abitanti su 35.000 ca, quelli residenti al Rione Libertà ed al Rione Ferrovia, scorre acqua di qualità molto peggiore di quella che invece defluisce nei rubinetti delle case dei quartieri alti.

Non è un caso probabilmente che si tratti della popolazione in media meno abbiente della Città; in effetti mentre gli abitanti del viale Mellusi se bevono l’acqua di casa sono certi di non assumere tetracloroetilene nelle proprie viscere lo stesso non possono dire gli altri meno fortunati.

Si dirà che ovviamente i beneventani del viale Mellusi e della Pace Vecchia pagano una tariffa più alta per usufruire di acqua migliore. No cari amici; per bere l’acqua al tetracloroetilene i cittadini del Rione Ferrovia e del Rione Libertà pagano esattamente la stessa tariffa di quelli più fortunati che possono abbeverarsi alla fonte gustando acqua proveniente dal Biferno.

Si dirà: ma Mastella che c’entra. Questa grave ed inaccettabile discriminazione c’era già da prima che il nostro concepisse financo di diventare Sindaco del nostro Paesone.

Invece c’entra in quanto le sue politiche non hanno condotto né al miglioramento del servizio idrico né all’abbattimento delle tariffe per gli abitanti peggio serviti; con l’aggravante che l’incidenza sul reddito dell’obbligo di acquistare l’acqua minerale del resto per gli abitanti del Rione Ferrovia e del Rione Libertà è ovviamente molto maggiore di quanto non sia per gli altri.

Attualmente risulta anzi che l’acqua del Biferno venga sprecata per irrigazione delle piante della villa Comunale.

Né Mastella ammette l’ovvio; ossia che l’Amministrazione deve impegnarsi affinchè l’acqua del Biferno arrivi anche alla metà della popolazione meno fortunata. Poiché ha sprecato 5 anni a dire che il problema non esiste, che Gabriele Corona sbaglia, adesso non può giocarsi la reputazione dicendo che Altrabenevento aveva ragione.

I cittadini beneventani premieranno alle urne chi li accusa di essere dei paesanotti o chi ha inserito tra le sue fila lo storico coordinatore di Altra Benevento secondo il quale è possibile e per nulla costoso estendere l’acqua del Biferno a tutta la città ?

La risposta dovrebbe essere facile.

Il Responsabile del Codacons di Benevento
Maurizio Zeoli



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