Bombola d’ossigeno, non salta il vice comandante dei Vigili Urbani

Assolto l’ufficiale allontanato senza processo. Si appresta a lasciare l’incarico il nuovo tenente colonnello finito nella giostra degli intrighi, al tempo di Mastella sindaco.

Comunicato del 25 maggio 2024

Nella seconda metà di gennaio la stampa si è occupata a lungo di un caso che ha fatto scalpore ed ha indignato l’opinione pubblica di Benevento: una pattuglia dei Vigili Urbani accusata di aver impedito ad una anziana signora di raggiungere in auto una farmacia lungo Corso Garibaldi per ritirare una bombola d’ossigeno necessaria ad un parente gravemente ammalato.

Il fatto era stato denunciato a mezzo stampa dall’Ordine dei Farmacisti che però si era limitato a riferire, per averlo appreso da altri, dell’episodio accaduto nel pomeriggio di sabato 13 gennaio, senza indicare il nome dei  Vigili autori del misfatto.

Ma subito le indiscrezioni telecomandate da Palazzo Mosti indicavano il maggiore Emilio Belmonte, vice comandante della Polizia Municipale, come autore del grave comportamento.

Belmonte allora aveva scritto all’amministrazione, per negare il fatto e lamentare il linciaggio mediatico senza aver potuto raccontare la sua versione, ma fu allontanato dal servizio, posto in “ferie forzate” dal 22 gennaio.

Il 1° febbraio il comandante Bosco Fioravante, nominato nel 2019 con atto fiduciario del sindaco Mastella, anticipa improvvisamente la data del pensionamento e l’amministrazione, considerato che il vice, il maggiore Belmonte, non è in servizio per “ferie forzate”, nomina al vertice del Corpo di Polizia Municipale il sotto tenente Pasquale Pugliese, dipendente del Comune di Benevento dal 2018 ma distaccato in altri Comuni dove ha svolto le funzioni di Comandante.

Lo stesso giorno, il 1° febbraio, Belmonte riceve finalmente la Contestazione per l’avvio del Procedimento disciplinare per il fatto accaduto il 13 gennaio, firmata dal dirigente del Settore Personale, Gennaro Santamaria, su richiesta del comandante Bosco e del dirigente e segretario generale Riccardo Feola.

Gli atti sono chiari e confermano che il caso “bombola di ossigeno” è stato gonfiato ad arte per far saltare il vice comandante !

Illuminante, il testo della lettera inviata, domenica 14 gennaio, da Bosco Fioravante al sindaco Mastella, al Segretario Generale Feola, al dirigente Santamaria, che qui si trascrive integralmente:

Con profondo rincrescimento devo segnalare, ancora una volta, il comportamento tenuto dal sig. Emilio Belmonte, Vice Comandante del Corpo di Polizia municipale di Benevento, nel pomeriggio del 13/01/2024. Nella circostanza, impedendo l’accesso presso la farmacia “Santa Sofia” ad una signora  che avrebbe dovuto ritirare una pesante bombola di ossigeno, ha posto in essere un comportamento oltremodo penalizzante per l’immagine dell’intero Corpo di Polizia municipale. Non è la prima volta che detto ufficiale si mostra negativamente alla cittadinanza. Nell’occasione il Belmonte avrebbe dovuto agevolare il transito e la scorta dell’autovettura che doveva compiere la commissione per stato di necessità. Appare, a questo punto, opportuno che lo stesso venga esonerato dall’incarico di Vice Comandante, che in più occasioni ha dimostrato di non saper svolgere con il necessario equilibrio.”    

E’ gravissima, esplicita, risoluta, velenosa l’accusa di Bosco che però non era presente al fatto e neppure ha potuto ricostruire l’accaduto dal comunicato dell’Ordine dei Farmacisti che genericamente si riferiva, per averlo appreso da altri, ad una “pattuglia dei vigili” senza indicare nome o grado del presunto responsabile del fatto.

L’accusa di Bosco viene però condivisa dall’amministrazione che, senza processo e senza consentire il diritto alla difesa, ha di fatto impedito a Belmonte di svolgere la sua funzione, collocandolo in “ferie forzate”, dieci giorni prima della Contestazione di Addebito per un fatto mai commesso.

Infatti, il 14 maggio, dopo quattro mesi dal presunto scorretto comportamento, la Commissione disciplinare composta dai dirigenti Santamaria, Verdicchio e Perlingieri, archivia il caso perché:

all’esito della valutazione degli elementi probatori raccolti nel corso del procedimento disciplinare, ritiene che la condotta del Maggiore Belmonte Emilio e del Maresciallo Mario Citro (coinvolto senza alcun motivo nel procedimento N.d.R) non siano nel merito foriere di responsabilità disciplinare non riscontrandosi alcuna anomalia rispetto alla prestazione lavorativa dovuta”.

I tre dirigenti si sono convinti della innocenza dei due vigili, ingiustamente incriminati, dopo aver visto le immagini di video sorveglianza registrate dalle ore 16,25 alle ore 16,30 del 13 gennaio 2024 dalle telecamere installate lungo il corso Garibaldi, nelle quali si vede una signora che si dirige verso la farmacia a piedi, incrocia la pattuglia dei vigili e mostra la sua auto già parcheggiata in divieto di sosta mentre esibisce un documento. I vigili prendono atto.

Le immagini hanno quindi confermato la versione di Belmonte e Citro che all’ufficio provvedimenti disciplinari, convocati il 14 marzo, dopo due mesi dal fatto, avevano dichiarato di non aver impedito affatto alla signora di raggiungere in auto la farmacia; di essere giunti all’angolo tra via Cardinal di Rende e corso Garibaldi dopo che la signora aveva già parcheggiato, di non averla multata e neppure le avevano chiesto di spostare l’auto.

Questa versione è chiaramente confermata dalla visione dei video delle telecamere in possesso proprio del comando dei Vigili Urbani e allora viene da chiedersi?

Le aveva viste, Bosco Fioravante, prima di accusare ingiustamente il suo vice Belmonte ?

Perché il Segretario Generale, Feola e il dirigente Santamaria non hanno chiesto di visionare le immagini subito dopo il fatto, prima di mettere Belmonte in “ferie forzate” senza processo e prima di perdere 4 mesi per un procedimento disciplinare ingiusto?

Belmonte si è già rivolto alla Autorità Giudiziaria per il riconoscimento dei danni subiti che il Comune dovrà risarcire, ma il sindaco Mastella, che si adira con i dirigenti per gli errori dell’accordo per il Golf con 77.000 metri cubi di cemento, perché non spiega quali provvedimenti ha assunto nei confronti dei pubblici ufficiali del Comune responsabili di questo gravissimo comportamento che comporta danni, anche economici, all’Ente?

E perché Mastella non spiega alla città che cosa succede adesso ai Vigili Urbani di Benevento?

Il nuovo comandante Pugliese, che l’amministrazione ha nominato per impedire a Belmonte di accedere alla “stanza dei bottoni” anche per un solo giorno, è in gravi difficoltà:

  • non è stato nominato “dirigente-comandante”;
  • non gli hanno neppure attribuito la funzione e la indennità di “posizione organizzativa”;
  • non gli fanno costituire “nuclei operativi” per le complesse attività da garantire
  • non ossequia alcuni consiglieri comunali lamentosi.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”   



1 commento su “Bombola d’ossigeno, non salta il vice comandante dei Vigili Urbani”

  1. Che schifo !!! Siamo giunti ad un livello di degradazione che ci vorrebbe chi mettesse in riga, giorno dopo giorno questi pseudo amministratori e dirigenti !!!!

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