Duemilacinquecento pendolari, che non votano a Benevento, scaricati su strade trafficate, inquinate e insicure e poi costretti a rincorrere gli autobus senza fermate prestabilite
Post del 29 ottobre 2024
Da ieri l’Amministrazione Mastella ha chiuso il Terminal Bus dell’ex Collegio la Salle senza creare un’area attrezzata alternativa a servizio dei 2.500 pendolari che ogni giorno arrivano nella parte alta di Benevento per studiare, lavorare, recarsi in vari uffici e attività pubblici e privati.
Già nel 2004 l’amministrazione D’Alessandro pensò di chiudere quel terminal per consentire ad una società casertana di costruire sull’area dell’ex Campo La Salle un palazzo privato con negozi, appartamenti e uffici.
Quel tentativo fallì a seguito delle proteste dei pendolari e degli autisti dei pulmann che denunciarono il tentativo di speculazione affaristica a danno del servizio pubblico.
Nel 2007 l’amministrazione Pepe pubblicò un bando per costruire su quell’area un palazzo privato con un parcheggio interrato in piazza Risorgimento. Furono presentate proposte da ditte casertane e napoletane che non furono approvate.
A luglio 2016 l’amministrazione Mastella, appena insediata, approvò la proposta della società Lumode, di Gricignano d’Aversa (Caserta) per la costruzione di un palazzo privato di cinque piani sull’ex Campo La Salle con parcheggi interrati, uffici, negozi e appartamenti.
Quel disastroso progetto redatto nel 2016 da un misterioso tecnico beneventano su incarico della casertana Lumode (poi si scoprì che l’autore era Antonio Iadicicco, dal 2018 dirigente tecnico del Comune di Benevento) si doveva realizzare grazie un Project Financing (7 milioni di finanziamenti pubblici e 2,5 milioni di fondi privati) che il Comune di Benevento aveva approvato senza rispettare il Codice degli Appalti.
Altra Benevento dopo aver denunciato pubblicamente gli errori del progetto (parcheggio interrato sulla galleria ferroviaria della linea Avellino-Benevento, violazioni per destinazioni urbanistiche) ha più volte ribadito che indipendentemente dalla opportunità di realizzare un altro terminal vicino alla stazione Ferroviaria, bisognava confermare un’area di arrivo-sosta-ripartenza dei 60 bus extraurbani nella parte alta della città dove si reca l’80% dei pendolari.
Il Comune di Benevento non può garantire il trasporto in città di 2.000 persone dalle 7,30 alle 8,00, dalla stazione o dallo stadio alla parte alta città. Sarebbero necessari 20 autobus con 20 autisti per un servizio di mezz’ora, con costi insostenibili per l’azienda di trasposto urbano e problemi notevoli di traffico e inquinamento.
Nel 2021 l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) a seguito dell’esposto di Altra Benevento ha bocciato il Project Financing e di conseguenza il Comune di Benevento ha rescisso l’accordo con la Lumode che ha avviato un contenzioso capace di procurare altri danni economici alle casse comunali.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha confermato il finanziamento di sette milioni di euro del Bando Periferie con i quali il Comune avrebbe potuto riqualificare il Terminal Bus con parcheggio multipiano anche per auto, pensiline, giardini e servizi per i pendolari.
Invece l’amministrazione Mastella ha deciso di spendere quei soldi per rifare la pavimentazione di piazza Risorgimento e realizzare un parcheggio solo per auto sull’area Terminal senza i pulman extraurbani che invece devono arrivare e incolonnarsi (con varie manovre) su via Mustilli, scaricare velocemente i pendolari, ripartire per andare allo Stadio; ritornare in ora di punta a via Mustilli senza aree preassegnate per le fermate, ricaricare i pendolari costretti a rincorrerli e ripartire.
E’ evidente che queste manovre produrranno disagi per i pendolari e aggraveranno i problemi di traffico ed inquinamento per molti anni, ma Mastella e i suoi assessori, preoccupati innanzitutto di spendere i soldi per gli appalti, continueranno a ripetere che “ci vuole un po’ di pazienza”, “bisogna sopportare un po’ di disagio” come fanno ogni volta che combinano disastri per progetti sbagliati e la mancata organizzazione dei servizi pubblici.
Il Comune ha deciso di chiudere quel Terminal da otto anni ma finora non ha organizzato un servizio alternativo adeguato nella parte alta della città, Mastella e i sui sanno che i beneventani sopportano tutto e questa volta non temono crisi di consenso perché i 2.500 pendolari che ogni giorno vengono a studiare o lavorare nella città capoluogo, non votano a Benevento.
Gabriele Corona– Movimento “Altra Benevento è possibile”
Leggete il racconto a puntate “Il treno casertano deragliato a Benevento”