I docenti della scuola Torre: il Comune deve ascoltare e correggere

Mastella definisce “boicottaggio” la richiesta di incontro del Comitato per rivedere il progetto di Abbattimento e Ricostruzione di due scuole. I cittadini firmano la petizione.

Post del 19 giugno 2024

Il Comitato“Salviamo le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio” ha avviato una raccolta di firme per chiedere al sindaco un incontro per modificare il progetto di abbattimento e ricostruzione dei due edifici.

Mastella ha così risposto dalle colonne de Il Mattino:Pensare di boicottare una iniziativa finalizzata alla sicurezza di tutto il mondo della scuola è una iniziativa che non possiamo condividere”.

E’ la solita risposta arrogante del sindaco abituato ai consiglieri e ai cittadini che si inchinano e lo ossequiano e perciò è assolutamente allergico alla richiesta di incontro per definire possibili soluzioni ai problemi posti dai residenti e dagli operatori commerciali, anche nell’interesse del Comune che potrebbe perdere il finanziamento per gli errori commessi.

Ovviamente il Comitato insiste ed ha già raccolto, in un solo giorno, 200 firme.

Oggi intervengono anche i docenti della scuola Torre che avevano chiesto al Comune di scegliere sedi idonee per le attività didattiche nel periodo di chusura della scuola per i lavori.

Anche loro sono stati trattati come pericolosi boicottatori ma non rinunciano ad argomentare le loro ragioni per difendere la qualità della didattica a servizio delle famiglie e per insegnare, da bravi educatori, che in democrazia si ha il diritto di parlare, anche se il signotto si incazza.

Ecco il testo del loro comunicato inviato oggi alla stampa.

Che i residenti non vogliano sopportare qualche disagio, non mi sembra una ragione sufficiente per mandare all’aria un intervento finanziato con 17 milioni”. Questa la reazione del nostro sindaco alla petizione che da ieri si trova on line e che è stata organizzata dal comitato di quartiere della zona dove dovrebbero cominciare a breve i lavori per l’abbattimento delle scuole Sala e Torre.

“Niente di nuovo” viene a noi da commentare: è la stessa risposta che l’assessore Pasquariello ci ha riservato quando noi insegnanti della scuola media Torre, diretti interessati dalla questione, come, d’altronde, gli abitanti e i commercianti del quartiere, abbiamo evidenziato le nostre serissime “impossibilità”.

Per noi è stato definito “qualche disagio” organizzare un orario di diciotto ore settimanali per 70 insegnanti da avvicendarsi in circa 30 aule su tre edifici (di cui uno senza parcheggio); per i residenti “qualche disagio” “ritrovarsi per molti anni senza le scuole, con le attività didattiche in locali lontani dalle residenze degli studenti, con perdite economiche per i commercianti, grandi disagi per i residenti, traffico in tilt per una viabilità non idonea, un cantiere per lavori oggetto di sicure contestazioni”.

Ma, e la domanda sorge spontanea, la politica dove è finita? Quella che considera e risolve i problemi reali della gente? Quella che, senza mandare all’aria un intervento finanziato con 17 milioni, tiene conto delle richieste serie degli “amministrati” e che interloquisce con loro per trovare la soluzione migliore a che ognuno possa continuare a svolgere il proprio lavoro e la propria quotidianità in maniera “decorosa”?

Abbiamo già scritto che questo in un mondo ideale sarebbe avvenuto prima di qualsiasi altra decisione, ma la nostra nota è stata equivocata e rivoltataci contro: in un mondo ideale, ci è stato risposto, ci si sacrifica per la causa, in un mondo ideale, per non mandare all’aria un intervento finanziato con 17 milioni si sottopongono gli studenti ad un quotidiano disagio (non potendo sicuramente gli insegnanti riuscire ad arrivare in “orario” su tre sedi); si fa in modo che i docenti “scappino” da un quartiere all’altro (con il ponte San Nicola che porta a Capodimonte chiuso non si sa ancora per quanto tempo); si individua una sede senza parcheggio in maniera che “la fuga” da un edificio all’altro sia complicata dalla ricerca del “posto” per la macchina (e ognuno di noi sa bene quanto sia “impossibile” parcheggiare per chi deve arrivare al centro storico).

Noi pensiamo, invece, che non si voglia vedere e non si voglia ascoltare, che non si voglia fare Politica”

I docenti della scuola secondaria di 1° grado Federico Torre



1 commento su “I docenti della scuola Torre: il Comune deve ascoltare e correggere”

  1. Oggi non abito nella zona ma sono stata residente per molti anni ritengo giusta e motivata la richiesta del comitato di quartiere e di tutti gli insegnanti del plesso i disagi sono evidenti e tangibili
    Il benessere dei cittadini e la vivibilità della città dovrebbero essere le priorità di un’ attenta amministrazione…un invito a trovare una soluzione..

    Rispondi

Lascia un commento

Sede
Via G. Vitelli 90
82100 Benevento

Seguici su:

WhatsApp

Facebook