Valditara indaga su atti di Mastella, Piantedosi “cavolo a merenda”

Il ministro dell’Istruzione (Lega) verifica il progetto Abbattimento scuola Torre, quello dell’Interno (stesso partito), spieghi la scorta all’amico sindaco

Comunicato stampa del 1° settembre 2024

Il Ministero della Istruzione e del Merito, affidato a Giuseppe Valditara della Lega, ha disposto la verifica del contenuto degli esposti presentati da Altra Benevento su errori e violazioni del progetto per l’abbattimento e la ricostruzione delle scuole Nicola Sala e Federico Torre.

L’iniziativa ministeriale è stata sollecitata da Luigi Barone e Luigi Bocchino, dirigenti  della Lega, che nei giorni scorsi hanno incontrato anche il Comitato Civico “Salvare le scuole Sala-Torre e il quartiere Mellusi” e che ora chiedono il blocco dei lavori in attesa dei controlli.

Invece il contenuto degli esposti di Altra Benevento non è stato neppure commentato dai consiglieri di opposizione Luigi Perifano, Angelo Miceli, Luigia Piccaluga, Vincenzo Sguera, Floriana Fioretti, Maria Letizia Varricchio, Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Rosa De Stasio, Giovanna Megna, Angelo Moretti, Gerardo Giorgione; una verifica attraverso l’acquisizione degli atti è in corso da parte di Francesco Farese.

Non si sono occupati della questione neppure i dirigenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, PD, Azione, Verdi-Sinistra, il Movimento 5 stelle e i parlamentari Matera e Rubano.

Il sindaco Mastella che non ha voluto correggere i numerosi errori segnalati e nei giorni scorsi aveva minacciato di lasciare il rione Mellusi senza scuole se fosse stato revocato il finanziamento, oggi, appresa la brutta notizia delle verifiche ministeriali, si consola con la visita di Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno (a destra nella foto) anche lui della Lega ma suo carissimo amico.

Piantedosi da Pietrastornina, poco lontano da San Giovanni di Ceppaloni, è spesso presente a Benevento anche per incontri “non istituzionali”: Mastella lo ha esibito a passeggio per il corso a Natale; lo ha accompagnato in “visita privata” all’Hortus Conclusus; lo ha ospitato a pranzo nella villa con la “piscina a forma di cozza” con alcuni amici stretti, tre magistrati compresi, ma senza alcun dirigente della Lega del Sannio, per  parlare della possibile candidatura alla presidenza della Regione Campania.

Oggi il Ministro dell’Interno torna come il “cavolo a merenda” per l’incontro organizzativo delle iniziative per la “Via Appia patrimonio Unesco” che non sono di sua competenza.

Ma visto che si trova in città, ci vuole spiegare Piantedosi, Ministro dell’Interno, perché Mastella dal 2017 gode ancora della scorta non i connessi benefici personali a spesa della collettività (annullamento delle multe, circolazione in zona vietata, ecc) ?

Quali “minacce” ha ricevuto, quali sono i colpevoli individuati a seguito delle indagini?

Quali minacce continua a ricevere il sindaco al punto da essere accompagnato da poliziotto armato, anche quando si fa fotografare con i Ricchi e Poveri a Capri o incontra imprenditori beneventani sullo Yacht dell’amico Diego Della Valle, tra le isole greche?

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

 



1 commento su “Valditara indaga su atti di Mastella, Piantedosi “cavolo a merenda””

  1. Ma non è vero, ma quale scorta, quelli sono dei suoi amici che si divertono a giocare con pistole caricate ad acqua (che di questi tempi sarebbe pure uno spreco). Purtroppo, come diceva il celebre politico e diplomatico francese Charles Maurice de Tayllerand “il potere logora chi non ce l’ha (aforisma, poi, ripreso circa 2 secoli più tardi da Andreotti), questo Signore appartiene a quella categoria di gente che ha bisogno di sentirsi viva e sempre sulla cresta dell’onda, di pavoneggiarsi, ostentando amicizie importanti, di avere sempre intorno a sé un campanello di persone, in verità quasi sempre le stesse facce, insomma, giullari di corte che, a loro volta, godono del piacere di farsi immortalare con il loro signorotto….manca solo che si ripristini lo “ius primae noctis” e stamm a post!!! Non facciamoci fregare però perché parlando poi di queste frivolezze, ci si distoglie dai tanti problemi che investono la nostra amata Benevento, un paziente oramai che da tempo immemore si trova “in terapia intensiva” attaccato alla bombola dell’ossigeno per essere aiutato a respirare e speriamo che “quel rubinetto” qualcuno faccia in modo di tenerlo sempre aperto, meglio ancora, se riuscisse a fare in modo che la nostra città potesse riprendere a respirare aria nuova.

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