Scuole Torre-Sala, impossibile concludere i lavori il 31/3/2026

Bloccato l’abbattimento. Errori e contraddizioni nel Contratto con la ditta appaltatrice. Non c’è la variante tecnica più volte annunciata da 7 mesi

Post del 4 aprile 2025

Da alcune settimane sono stati sospesi i lavori di abbattimento della scuola Torre che erano cominciati in gran fretta agli inizi di febbraio, senza adeguati sistemi di abbattimento delle polveri e senza l’ordinanza del Comune per la chiusura delle strade limitrofe.

Sono stati abbattuti i quattro edifici e le facciate di interesse storico ma poi le ruspe hanno stranamente risparmiato i locali seminterrati.  

 E’ questa la ulteriore anomalia di un progetto nato male e caratterizzato da errori e violazioni che Altra Benevento ha più volte segnalato al Ministero della Istruzione: calcolo delle volumetrie da edificare; aumento della superfice edificabile per eliminazione di un tratto di strada senza variante urbanistica; insufficiente estensione delle aree destinate a Verde e aree a parcheggio nel progetto esecutivo appaltato.

In particolare sono state segnalate al Ministero le contraddizioni e le false attestazioni dell’Atto di Validazione del 14 marzo 2024, della Delibera di Giunta n. 63 del 15 marzo 2024 e del Cronoprogramma che prevedeva l’inizio dei lavori entro il 31 marzo 2024 (ma erano in corso le lezioni)  e la loro conclusione entro il 31 marzo 2026.

L’Ufficio Tecnico Comunale con l’Atto di “Validazione del Progetto” del 14 marzo ha attestato “la completezza della progettazione; la coerenza e la completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti; la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenziosi; la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti”.

Il 26 agosto 2024 il Comune di Benevento ha consegnato i lavori all’Impresa esecutrice in netto ritardo. A pag. 5 del verbale redatto quel giorno si legge. “Il Direttore dei Lavori rammenta che …i lavori devono avere termine entro il 31 marzo 2026. Il RUP, tenuto conto del suddetto termine che al momento risulta improrogabile; ….dispone che la Direzione dei lavori provveda ad elaborare una variante progettuale introducendo tecniche e tecnologie finalizzate a contrarre i tempi di esecuzione dei lavori entro la data di ultimazione dei lavori prescritta dal suddetto accordo di concessione, ovvero entro e non oltre il 31/03/2026.”

Quindi, secondo il RUP del progetto, la variante risultava necessaria solo per “contrarre i tempi di esecuzione” e recuperare il tempo perso.

Invece, nella nota allegata a quel Verbale di Consegna dei lavori del 26 agosto 2024 il delegato dell’Impresa appaltatrice scriveva di pugno “i lavori appaltati non possono essere avviati in quanto non sono state superate le criticità già comunicate con le note … e delle quali il RUP ha preso atto nella riunione svoltasi in data 16/05/24. Peraltro, da tale data non si sono tenuti gli incontri settimanali, non per responsabilità del Consorzio ….necessari per superare le evidenti carenze progettuali

Il delegato dell’Impresa esecutrice contesta vari aspetti del progetto, annuncia: “in uno spirito di collaborazione e leale cooperazione, ha già incaricato l’ing…….. di individuare soluzioni alternative per quanto riguarda la struttura da realizzare” e poi così conclude “La consegna parziale non fa decorrere i termini contrattuali e comunque i medesimi termini non decorrono nemmeno da oggi per tutto quanto evidenziato in precedenza”.

Quindi, secondo l’Impresa la Variante tecnica doveva servire innanzitutto a correggere le “evidenti carenze progettuali” che hanno determinato ritardi nella esecuzione dei lavori e pertanto l’attestazione relativa alla “minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenziosi” contenuta nella Validazione del 14 marzo, è stata smentita già in data 26 agosto.

Il 25 settembre 2024, il giorno precedente la ispezione ministeriale annunciata nella riunione di Commissione Consiliare OOPP, fu firmato il Contratto tra il Comune di Benevento e l’Impresa appaltatrice.

Nelle premesse, al punto gg) si ricorda che il 26.08.2024 il RUP ha disposto che la “Direzione dei Lavori provvedesse ad elaborare una variante progettuale per contrarre i tempi di esecuzione dei lavori entro la data prescritta dal suddetto accordo di concessione, ovvero entro e non oltre il 31.03.2026”.

Invece, l’articolo 9, paragrafo 3, dello stesso Contratto stabilisce che “i lavori oggetto dell’appalto dovranno essere ultimati in 733 (settecentotrentatre) giorni naturali e consecutivi con decorrenza dalla data di consegna definitiva dei lavori del 26.8.2024” quindi entro il 29 agosto 2026, ben oltre il 31 marzo 2026, indicato come termine perentorio di conclusione dei lavori.

Ma questa ditalazione dei tempi dei lavori non è mai stata autorizzata dal Ministero.

Ad oggi è confermato che i lavori devono avere termine tra un anno, il 31 marzo 2026 ma la Variante Tecnica annunciata dal 26 agosto 2024 per recuperare i cinque mesi di ritardo riducendo i tempi di esecuzione dei lavori, non è stata ancora approvata. Pertanto, il ritardo accumulato non per imprevisti o cause di forza maggiore è aumentato ulteriormente. 

Il Cronoprogramma dei lavori in 24 mesi (31/3/2024 – 31/3/026) prevedeva che entro la fine di marzo 2025 la ditta avrebbe dovuto abbattere tutti i volumi della scuola Torre, compresi i piani interrati e le fondazioni; realizzare le nuove fondazioni delle scuole Torre e Sala; costruire le strutture di cemento armato delle due nuove scuole e gran parte dei tamponamenti e degli impianti delle nuove scuole.

Quindi finora per il progetto in oggetto indicato finanziato con € 16.960.300 dal PNRR sono stati effettuati solo i lavori previsti nei prime TRE mesi del Cronoprogramma con un ritardo accumulato di nove mesi dovuto ad errori progettuali non sanati e non certo a cause di forza maggiore o imprevisti.

Chiediamo che il sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici chiariscano perché tanti errori e contraddizioni nella esecuzione di questo progetto senza limitarsi a protestare perché Altra Benevento ancora una volta ha potuto leggere documenti della pubblica amministrazione che, secondo loro, dovrebbero rimanere segreti.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”



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