Informazioni e scuole, per la casta il problema è Altra Benevento

Il caso Colarusso sarebbe solo una strumentalizzazione dell’Antipolitica, il sindaco riceve il Comitato Scuole Torre-Sala solamente se si dimostra più ossequioso

Comunicato del 27 giugno 2024

Questa mattina i consiglieri comunali, prima della approvazione delle  Tariffe della Tassa Rifiuti, non hanno potuto evitare di accennare, seppur brevemente, al caso del giornalista di LABTV costretto ad abbandonare, ieri l’altro, la seduta di Commissione Consiliare dall’assessore Mario Pasquariello che si rifiutava di Relazionare sul caso delle Scuole Torre-Sala, con la stampa presente (c’era solo quel giornalista).

Le Commissioni Consiliari sono aperte al pubblico, tutti possono partecipare, ma nessun consigliere comunale ha protestato e neppure hanno fatto sentire la loro voce i colleghi giornalisti di Colarusso.

La notizia è stata data solo da Altra Benevento ed è stata commentata con sdegno da molti cittadini che hanno espresso solidarietà all’interessato e anche preoccupazione per l’informazione troppo attenta solo a diffondere notizie “gradite” al Palazzo.

Oggi in Consiglio, il presidente della Commissione LLPP, Luigi Scarinzi, ha commentato la cacciata del giornalista solo come “un fatto manco tanto significativo, un malinteso” aggiungendo che la “polemica è stata gonfiata ad arte” da qualcuno, sempre il solito, che strumentalizza soprattutto le cose che succedono nelle Commissioni.

Scarinzi si riferisce, ovviamente, ad Altra Benevento, che ha segnalato la spesa abnorme per i gettoni di presenza pagati ai consiglieri per discussioni che sono spesso assolutamente inutili e alle polemiche sorte per alla sua “partecipazione” mediante collegamento con il cellulare, a due commissioni e un Consiglio mentre era sulla spiaggia in Albania (nella foto) (clicca per leggere)

La consigliera di opposizione, Giovanna Megna, che era presente in commissione ma non aveva protestato per il comportamento di Pasquariello, dopo aver premesso varie volte, come fa di solito, “lungi da me di fare polemiche”, non ha espresso un giudizio sul fatto limitandosi ad invocare maggiore chiarezza sulla partecipazione pubblico-privata alle commissioni, auspicando un dibattito sereno per “costruire una immagine positiva di questo palazzo” e segnalando che “è opportuno che noi su questo riflettiamo, come politici, contro l’immagine che l’antipolitica vuole costruire di noi”.

Non dice Giovanna Megna, consigliere eletta con la lista Civico22, un movimento che veniva bollato come “antipolitica”, a quale antipolitica si riferisce adesso che lei si considera “politico”.

Il presidente del Consiglio, Renato Parente, ha definito la cacciata del giornalista come “episodio sgradevole” ed ha accolto la proposta del sindaco di creare una sala stampa dove relegare i giornalisti, dimenticando che tutti i cittadini, non solo gli operatori dell’informazione, hanno il diritto di assistere alle sedute delle Commissioni.

Sempre assillati dalla preoccupazione di Altra Benevento o dell’Antipolitica, i consiglieri comunali, anche quelli dell’opposizione, non si decidono a pronunciarsi sugli errori al progetto per l’abbattimento e la ricostruzione delle scuole Torre-Sala che rischiano di lasciare il quartiere per molti anni senza scuole e con un cantiere abbandonato.

Per qualche consigliere che finora non ha consegnato al Comitato dei residenti documenti e progetti approvati dal Comune, pubblicati solo sul sito di Altra Benevento  (clicca per leggere), il problema è solo il tono delle richieste da fare al sindaco per essere ricevuti, dimostrando di essere distanti e distinti dall’Antipolitica.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”   



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