Il primo cittadino annuncia che recentemente non sono emersi reperti importanti, ma hanno scavato solo pochi metri quadrati nel cratere di una bomba del 1943
Comunicato stampa del 23 ottobre 2023
Il sindaco Clemente Mastella nel corso di una conversazione con i giornalisti, ha comunicato che recentemente gli archeologi non hanno trovato reperti interessanti in piazza Santa Maria e quindi non si farà il parco archeologico che qualche mese fa lui stesso aveva annunciato.
Il primo cittadino non spiega da dove ha assunto questa notizia, considerato che i due scavi di metri 3 x 3 sono in corso e comunque riguardano l’area del cratere provocato da una bomba caduta nel 1943.
Era chiaro, quindi, che in quel sito avrebbero trovato solamente strutture murarie in gran parte distrutte, ma questo non dimostra affatto che in quella piazza non ci sono reperti di grande importanza, come attesta il decreto n.98 della Commissione Regionale Beni culturali del 2021.
E’ un documento ufficiale e fondamentale per comprendere davvero il valore di quell’area (terme romane, volta di una galleria idraulica con lastricato, antichi tracciati stradali e foro, templi pagani, chiese e conventi medievali su strutture preesistenti, mura longobarde, ecc), che però Mastella e la stampa amica continuano ad ignorare.
Altra Benevento, invece, lo ha pubblicato e inviato alla stampa. LEGGI
Gli scavi “chirurgici” attuali, limitati a due aree di appena 9 metri quadrati, sono stati chiesti dal Soprintendente, Gennaro Leva, che però il 25 luglio scorso ha autorizzato comunque la realizzazione dell’Info Point proprio su quell’area, convinto, evidentemente, che gli archeologi non avrebbero trovato reperti importanti.
In realtà, nonostante le speranze di Leva e di Mastella, gli scavi tuttora in corso qualcosa di interessante lo hanno confermato: nel primo, nonostante i danni provocati dalla bomba, sono state trovate le mura di una struttura romana che si estende fino a circa quattro metri di profondità; nel secondo è stata trovata una pavimentazione con grossi blocchi di pietra ma gli archeologi si sono fermati ad appena 60 centimetri dal precedente livello, invece di scavare fino alla profondità prevista di altri 150 centimetri.
E’ evidente che se la Soprintendenza avesse previsto gli scavi alla profondità di almeno 4 metri anche vicino al pavimento romano in mosaico (rinvenuto a 50 centimetri dal livello attuale della piazza) e vicino le grandi strutture in tufo, certamente sarebbero emersi altri reperti di grande importanza, in aggiunta a quelli rivenuti tra maggio e giugno scorsi.
Invece, Leva ha rinunciato ad indagare per consentire al Comune di spendere un milione di euro per realizzare l’Info Point, una baracca, inutile su reperti archeologi, senza scavare neppure l’area sulla quale la ditta incaricata dal Comune stava realizzando marciapiedi in cemento e corsie per autobus in asfalto.
I lavori sono stati sospesi dopo la pubblica denuncia di Altra Benevento ma al momento non è possibile verificare cosa prevede il progetto approvato dal Dirigente Iadicicco il 3 ottobre, finora non pubblicato sul sito dell’Ente e ignorato anche dai consiglieri di opposizione, persi nelle chiacchierate delle costosissime commissioni consiliari.
Rimane in silenzio anche il deputato Francesco Rubano il quale pochi mesi fa annunciò che il Ministro della Cultura gli aveva assicurato i finanziamenti per il Parco Archeologico di piazza Cardinale Pacca.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”
Il Segretario PD di BN deve sensibilizzare il Gov. De Luca per coinvolgere Esperti e Mecenati per approfondire la mappatura del sottosuolo urbano. Proibite l’ uso del cemento evitando gli errori fatti nei restauri di Pompei. Non permettete la miopia culturale a questa Amministrazione.
Ho da chiedere due cose: che significa che il mio commento è in attesa di moderazione e perché buona parte degli amministratori non sa cosa è il Pudore.