Stupefacente censura della stampa locale anche sui Panettoni di lady Sandra

Gazzetta di Benevento taglia la conclusione di un comunicato, ne stravolge il senso ma non spiega cosa c’è da censurare

11 dicembre 2023

Al tempo di Mastella sindaco che cura particolarmente la propaganda e il rapporto con i giornalisti, gran parte delle testate locali non pubblica i comunicati di “Altra Benevento è possibile” come è accaduto anche a proposito dei panettoni scomparsi di Sandra Mastella, notizia di certo non sovversiva.

Ma a volte succede anche di peggio: il testo da noi inviato viene manipolato o tagliato fino a stravolgere il senso della notizia.

E’ accaduto anche sabato 9 dicembre con un articolo pubblicato da Gazzetta di Benevento.

Il nostro comunicato in sintesi faceva notare che i panettoni “Meraviglie Sannite” di Sandra Lonardo, tanto pubblicizzati negli anni passati, non addolciscono le amarezze elettorali del marito, non si vendono nel Sannio però il marchio dalla villa di Ceppaloni finisce in Liguria.

Gazzetta di Benevento che normalmente pubblica integralmente il comunicati di Altra Benevento, questa volta ha tagliato la parte finale della notizia e riporta come conclusione la frase “Insomma, tutto in regola, eppure qua i panettoni di Alessandrina non si vedono e neppure ne parlano gli osannanti giornalisti sanniti”.

 Ho pensato davvero che si fosse trattato solo di un problema “tecnico” e quindi ho scritto questa email al direttore Alfredo Pietronigro (foto di Cronache del Sannio): “Egregio direttore, noto che nell’articolo da lei pubblicato con il titolo “Al cliche’ delle feste mastelliane …” manca la parte conclusiva del mio comunicato. Probabilmente perchè scritto nella seconda pagina. Le chiedo quindi la cortese integrazione nel finale con questa parteInvece a Loano, ridente località ligure dove risiede uno dei figli dei coniugi, titolare di quattro ristoranti di cucina sannita e napoletana nel nordest della penisola, è stato da poco aperto un bar che si chiama proprio Meraviglie Sannite. Una semplice omonimia oppure il tentativo di smerciare altrove le dolcezze del partito famiglia che nel Sannio sono sempre meno apprezzate?  Grazie Gabriele Corona”

Sorprendentemente Pietronigro mi ha così risposto: “Non è mancante è stato tolto.  Va bene così. Buona serata”.

Senza altre spiegazioni! VA BENE COSI’, ritiene Pietronigro senza aggiungere uno straccio di motivazione.

Ho replicato: “Egregio direttore, non va bene così. Il pezzo finale non era superfluo. Se vuole può non pubblicare il comunicato ma non può pubblicarlo in parte, stravolgendo il testo senza neppure dare al lettore la possibilità di rendersi conto del taglio. La prego quindi di cancellare l’articolo. Gabriele Corona

La risposta di Pietronigro: “Questa è una sua opinione non la mia. Ho già avuto modo di dirle tempo fa che il giornale pubblica quello che ritiene opportuno. Il copia ed incolla lo può chiedere ai social o al suo sito non al giornale.  Mi auguro che per il futuro si renda definitivamente conto che c’è una redazione che lavora e non una macchina che riceve e pubblica.  Tante buone cose.  Alfredo Pietronigro”

La mia conclusione: Ho già chiarito che questi tagli arbitrari e scorretti sono per noi assolutamente inaccettabili. Non invieremo altri comunicati alla sua testata. Le rinnovo l’invito a rimuovere l’articolo pubblicato. Gabriele”

Infine Pietronigro: “Ci dispiace ma faccia come ritiene. Buone cose. Alfredo”

Davvero incredibile!

Capita, ovviamente, che il giornalista decida di non pubblicare integralmente un comunicato e faccia una sintesi, ma comunque non può stravolgerne il senso.

Nel caso del comunicato in questione, senza la parte finale non si comprende perché i panettoni della signora Sandra che sono ancora prodotti, non si vendono nel Sannio ma il marchio diventa un bar in Liguria.

Perché Pietronigro ha tagliato la conclusione: “Invece a Loano, ridente località ligure dove risiede uno dei figli dei coniugi, titolare di quattro ristoranti di cucina sannita e napoletana nel nordest della penisola, è stato da poco aperto un bar che si chiama proprio Meraviglie Sannite. Una semplice omonimia oppure il tentativo di smerciare altrove le dolcezze del partito famiglia che nel Sannio sono sempre meno apprezzate?”

Che cosa c’è di censurabile in questa frase?

Che cosa ha dato fastidio così tanto a Pietronigro da giustificare il taglio senza dare alcuna spiegazione? E perchè ha voluto lasciare l’articolo monco nonostante l’invito a rimuoverlo?

Le logiche della stampa locale, al tempo di Mastella sindaco, sono davvero stupefacenti.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile



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