Mastella vuole comunque realizzare il progetto ma non spiega con quale tipo di gara. Appaltare solo i lavori o coinvolgere i privati nella gestione del parcheggio interrato?
21 settembre 2022
Ieri il sindaco Mastella, impegnato a visitare cantieri con i giornalisti al seguito, ha rilasciato una sorprendente dichiarazione, poi integrata con un comunicato nel pomeriggio, sulla necessità di annullare alcuni atti relativi al famigerato progetto presentato dalla società Lumode di Gricignano di Aversa per costruire un palazzo sull’area Terminal Bus e un parcheggio interrato in piazza Risorgimento.
Da premettere che il giorno prima il sindaco e la sua maggioranza, in consiglio comunale hanno votato contro la mozione presentata dalle opposizioni per l’annullamento degli atti del 2018 relativi alla gara per il Project Financing, proposto dalla società casertana e approvato dal Comune nel 2016.
In sintesi, Lumode e Comune avevano concordato che la società casertana avrebbe investito solo il 25% del costo complessivo di circa 9.500.000 euro (il 75% lo assicurava il Comune di Benevento con i fondi Periferie della Presidenza del Consiglio dei Ministri) ma avrebbe incassato per 29 anni i proventi per la gestione del palazzo e dei parcheggi.
Com’è noto l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) su sollecitazione di Altra Benevento, ha ricordato al Comune di Benevento che per i Project Financing il privato deve partecipare con capitale proprio per almeno il 51% del costo complessivo e quindi la proposta della Lumode non è, e non è mai stata, conforme al Codice degli appalti.
La gara per la esecuzione del Project Financing è stata bandita nel 2018, poi sospesa, e adesso le opposizioni hanno chiesto che sia definitivamente annullata ma il sindaco ha rigettato la proposta e dopo 24 ore annuncia che sarà fatto proprio così.
Perche?
Possibile che Mastella si sia voluto togliere la soddisfazione di bocciare la proposta solo perché non era venuta da lui? Sarebbe capace, ma in questo caso non credo sia questa la spiegazione della sua giravolta.
Ci sono altri particolari delle sue dichiarazioni che meritano attenzione. A cominciare dalla sorprendete frase pronunciata “a braccio” ieri mattina che in sintesi suonava così: la Presidenza del Consiglio dei Ministri prima ha autorizzato il Project Financing 25% privato e 75% pubblico, ma poi sono sorti problemi con la Corte dei Conti e allora ha detto di no.
Non abbiamo capito a cosa possa aver fatto riferimento Mastella ma nessuno ricorda un caso simile.
E in effetti, nel comunicato, meditato, scritto e diffuso nel pomeriggio a firma Mastella, non c’è più traccia di questo fantomatico conflitto di interpretazione Presidenza del Consiglio dei Ministri/Corte dei Conti sui Project Financing.
Nel testo inviato alla stampa si fa riferimento solamente a “indicazioni non del tutto pertinenti provenienti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri” come a dire, essenzialmente, che da Roma prima hanno detto una cosa e poi hanno cambiato idea.
Nello stesso comunicato è scritto chiaramente, invece, che adesso gli atti del 2018 della gara del Project Financing si possono annullare perché “la società Lumode ha manifestato il sopravvenuto disinteresse all’iniziativa non ritenendo suscettibile dell’incremento la quota di finanziamento privato”.
In verità con le diffide di dicembre 2021 e luglio 2022, la Lumode ha ribadito di non essere disposta ad incrementare la sua quota di partecipazione ma sollecita la gara per il Project Financing 25% privato – 75% pubblico che il Comune ha approvato nel 2016. La società casertana annuncia che se il Comune dovesse annullare la gara sarà costretta a chiedere un corposo risarcimento danni.
Questo risulta dalle diffide e quindi non si comprende perché Mastella ieri ha scritto “gli uffici, alla luce della qualificazione del progetto e del sostanziale recesso del proponente ritireranno la gara ancora sospesa del luglio 2018”.
Evidentemente ci sono fatti nuovi che non conosciamo.
Mastella ha sentito la Lumode che gli ha detto di volere rinunciare ? Così, di punto in bianco? Prima ha diffidato ricordando di aver speso molti soldi per progetti, pratiche, varianti ecc, e adesso improvvisamente rinuncia ad ogni pretesa?
Se così fosse sarebbe una bella novità ma adesso il sindaco, l’assessore ai Lavori Pubblici Pasquariello, il dirigente Iadicicco (progettista per la Lumode dell’ìntervento a Benevento e del Green Park di Ceppaloni) e il vice sindaco- assessore alla Legalità e alla Trasparenza, De Pierro devono spiegare cosa pensano di fare.
E’ chiaro che non basta annullare gli atti della gara del 2018 perché bisogna anche annullare l’atto presupposto, cioè quella parte della delibera della Giunta Comunale n. 121 di agosto 2016 con la quale l’amministrazione Mastella approvò il progetto Lumode da realizzare mediante Project Financing non conforme al codice degli appalti perché prevedeva solo il 25% di finanziamento privato.
Fatto questo e capito come farà la Presidenza del Consiglio dei Ministri a confermare un finanziamento concesso per quel progetto del 2016, si dovrà decidere come procedere.
Mastella, Pasquariello, Iadicicco e De Pierro hanno già dichiarato, e giurato, che il parcheggio interrato in piazza Risorgimento si deve fare comunque ma adesso devono spiegare come.
Il Comune acquisterà il progetto dalla Lumode ? Quanto costa e chi paga?
E poi faranno una gara pubblica solo per appaltare i lavori oppure pensano ad un nuovo procedimento per Partenariato Pubblico Privato, magari ad iniziativa pubblica, al quale possono partecipare i privati anche per gestire il parcheggio interrato a due piani?
Pure la Lumode potrebbe rientrare?
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”