Inquinamento in zona ASI e veleni politici

Chi ha interessi personali o parenti coinvolti non può occuparsi di controlli e decisioni politico-amministrative

Comunicato stampa del 23 settembre 2023

E’ terminato l’andirivieni di esperti e politici per SUD INVEST, con le solite periodiche discussioni sullo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente diffuse massicciamente dai giornalisti che invece non hanno avuto il tempo di protestare per non aver ricevuto alcuna informazione sulla visita degli ispettori UNESCO, pubblicizzata, giustamente, in altre città. 

Gli stessi giornalisti cooptati al Teatro Comunale per i convegni non hanno avuto il tempo di approfondire neppure le notizie sull’inquinamento in zona ASI, però hanno dato ampio spazio ai commenti pieni di allusioni in politichese al manifesto anonimo contro l’assessore all’ambiente, Alessandro Rosa, per una vicenda personale.

Ma proprio l’assessore ha subito definito il manifesto “una infamia per tentare di condizionare l’attività politica” e così è stato commentato da tutti i politici locali.

Eppure nel testo dello squallido manifesto non si fa alcun riferimento a vicende politiche o alla carica politica del medico e quindi a cosa si riferiscono i numerosi commenti che pare abbiano pure identificato i vigliacchi, anonimi autori della carognata?  

In verità il giorno prima della affissione del manifesto, Enzo Colarusso, giornalista di LABTV, poco gradito a politicanti vari e amministratori abituati a riverenze e salamelecchi a mezzo stampa, ha scritto l’articolo, molto interessante, dal titolo: “Chi vuole impallinare Alessandro Rosa?

Colarusso scrive: “Non ci sono mai stati dubbi su un certo clima di ostilità da parte di molti, a partire da Lady Sandra, nei confronti del medico sin da quando si è insediato a capo dell’assessorato all’Ambiente, colpevole solo di avere raggranellato più voti dei rampolli della ex senatrice e poi aggiunge “Ma è anche nell’attuale che si starebbe studiando il modo per silurarlo. Gino Abbate, ultimamente silente e non è cosa che passa inosservata, vorrebbe la testa di Rosa e proporre Marcello Palladino in un eventuale rimpasto di giunta, Palladino che non è al settimo cielo per quanto raccolto finora. La sponda esterna è Gerardo Giorgione perchè da Forza Italia si farebbero carte false per avere Ginettaccio dalla propria parte e Martusciello, che è a caccia di voti per la sua candidatura alle europee, è li che attende.”

Quindi, secondo Colarusso ed altri attenti osservatori politici che certamente non hanno ispirato il manifesto anonimo, i veleni contro Alessandro Rosa provengono dalla maggioranza di Palazzo Mosti e sono finalizzati alla sua sostituzione in Giunta.

Non sono nuovi questi metodi di squallida “lotta politica” che però questa volta si intrecciano con i miasmi puzzolenti che arrivano in gran parte dalla zona industriale, questione terribilmente seria che merita l’accertamento della verità, anche sui ritardi, senza strumentalizzazioni e omissioni per veleni politici.

Perché recentemente il depuratore ASI puzza terribilmente? Cosa viene scaricato nel fiume Calore? Perché le emissioni in aria che prendono alla gola aumentano sensibilmente quando da grandi camini salgono improvvisamente alte colonne di fumo, soprattutto di notte?

 Quali controlli fanno normalmente l’Arpac, la ASL, il Consorzio ASI? Chi sta verificando come sono cambiati recentemente i cicli produttivi di alcune industrie, i materiali trattati e le sostanza usate per “abbattere” gli odori ?

Sono alcune delle inquietanti domande che meritano risposte urgenti e inoppugnabili.

Bisogna spiegare chiaramente ai cittadini che cosa sta accadendo veramente e perciò tutti gli attori che hanno interessi personali o di loro parenti, per le attività a Ponte Valentino, non possono occuparsi dei controlli, gli accertamenti o le decisioni politico-amministrative che devono essere oggettivi e senza ombre.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile



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