Anche il comunicato di Altra Benevento sul fallimento del progetto Iadicicco-Lumode per la cementificazione dell’ex campo La Salle censurato da una parte della stampa locale
Clemente Mastella che si proclama “moderato”, è notoriamente molto irascibile e scantona con chi si permette anche solamente di non essere esattamente d’accordo con lui.
Non si contano le volte che ha appellato come “idioti”, “incapaci”, “deficienti”, tutti quelli che, indipendentemente dalla loro età, la condizione sociale, il sesso e la convinzione politica si sono permessi di esprimere qualche critica.
Nonostante abbia una larga ed obbediente maggioranza in Consiglio Comunale, l’ex ministro della Giustizia è sempre alla ricerca di nuovi adepti che trova anche nelle file dei suoi avversari, grazie ai tanti incarichi da assegnare, mentre tenta di zittire in ogni modo le poche voci critiche.
Purtroppo riesce ad imporre questa assoluta obbedienza in una città che non riesce neppure a sapere cosa succede veramente nel palazzo.
Mastella sa che la propaganda è la condizione indispensabile per governare senza confronto e perciò si dedica con particolare impegno ai rapporti con la stampa nazionale e quella locale. Pur di apparire continuamente si fa trattare anche da guitto di provincia, com’è accaduto a Roma quando ha fatto l’opinionista politico con la ridicola trovata dell’Uovo di Mastella o la storiella del viandante che si barcamena per difendere le chiappe, oppure quando ha raccontato, di recente in TV le sue prestazioni amorose.
Spettacoli che hanno imbarazzato molti beneventani ma pochi giornalisti locali hanno espresso qualche critica o una labile disapprovazione.
Il “primo cittadino” si è tanto abituato al modo servile di certi “giornalisti” che appena gli capita qualcuno che si permette di fargli qualche domanda non gradita, come quelli del programma le Iene di Italia1 per la scandalosa questione delle 150 multe non pagate, egli si adira e li definisce “sciacalli”.
Ovviamente Mastella preferisce i cacciuttielli obbedienti ed impauriti, con le orecchie basse e la coda tra le gambe, che magari tirano fuori i denti, o almeno tentano di farlo, per impaurire chi non mostra fedeltà al piccolo padrone tiranno.
Alcuni “operatori dell’informazione” sono da tempo avvezzi ad assecondare il potente di turno ma ultimamente anche giornalisti di indubbia esperienza e lunga formazione mostrano di essere tentennati quando devono pubblicare comunicati che raccontano una verità diversa da quella riferita dall’ex ministro.
In questo contesto accade sempre più spesso che siano censurati soprattutto i comunicati del movimento politico “Altra Benevento è possibile”, com’è accaduto ieri per la notizia relativa al progetto per la cementificazione dell’ex Campo la Salle, bocciato anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a seguito del parere dell’ANAC sollecitata proprio da Altra Benevento.
Tutta la città sa che per cinque anni ci siamo opposti decisamente a quell’intervento proposto dalla società Lumode di Gricignano d’Aversa e che, nonostante querele e provvedimenti disciplinari, abbiamo avuto ragione, ma proprio il nostro comunicato di ieri, pubblicato da Gazzetta di Benenento, LabTv, Il Vaglio, Infosannionews, è stato ignorato da TV7, Ottopagine, NTR24, Il Mattino e Il Sannio Quotidiano.
Evidentemente i direttori di queste testate non si rendono conto che la stampa libera svolge un ruolo indispensabile per la difesa della democrazia e che la censura appare veramente ridicola al tempo dei social media che consentono la circolazione anche delle notizie non gradite al potente.
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”
Complimenti, Gabriele! Grazie al tuo impegno ed alla tua perseveranza si è evitato uno scempio di cementificazione selvaggia voluta da progettisti ed impresa, oltre al sindaco, che avrebbero deturpato una parte della nostra città che per tradizione deve restare libera. Avanti sempre così. Grazie
Grazie a te, Giulio, per l’attenzione e il sostegno. Gabriele