Mimmo Paladino torna a Benevento per un film dopo le polemiche per le scene non girate nel 2020

Hortus Conclusus ancora chiuso per i lavori di riqualificazione affidati ad una ditta casertana, unica partecipante alla gara

Comunicato stampa del 17 maggio 2022

Il sindaco Clemente Mastella due settimane fa ha comunicato che domani, 18 maggio, cominceranno a Benevento le riprese del film “Inferno” per la regia di Mimmo Paladino, sottolineando che il lavoro cinematografico produrrà sicuramente “importanti ricadute, soprattutto se la città, come vogliamo, riuscirà a cogliere tutte le opportunità connesse”.

Evidentemente Mastella spera che questa volta il maestro non debba polemizzare vivacemente, come accaduto agli inizi dell’estate del 2020, per le condizione di assoluto degrado dell’Hortus Conclusus dove si dovevano girare alcune scene importati del docu-film “Mimmo Paladino il linguaggio dei segni” promosso da RAI5, il Comune di Arezzo e l’Enciclopedia Treccani.

Anche quella proposta avrebbe potuto avere “importanti ricadute” perché erano previste riprese in molte località italiane che ospitano opere dell’artista (Paduli, Napoli, Pompei, Paestum, Gibellina, Lampedusa, Roma, Arezzo, Bologna, Milano e Londra) ma solo Benevento fu esclusa

Paladino protestò vivacemente con l’amministrazione Mastella con una email del 24 giugno 2020 perché l’Hortus non era stato riqualificato, nonostante le numerose assicurazioni.

Qualche giorno dopo, il 1 luglio 2020, il dirigente del Settore Lavori Pubblici, comunicò al sindaco che “le eccezioni formulate dal maestro Paladino sono certamente condivise dall’ufficio” e che per il restauro integrale dell’Hortus era già stato previsto un progetto di 1.800.000 euro.

Ad oggi, dopo due anni da quella polemica, l’Hortus è ancora chiuso, sono state restaurate le sculture (oggetto di contestazioni, poi superate, dell’ufficio Lavori Pubblici alla ditta) ma solo da qualche giorno sono cominciati i lavori per il “Completamento e la valorizzazione dell’ Hortus Conclusus” affidati alla società RH BUILDER spa di Carinaro (Caserta).

La ditta, la stessa che ha vinto anche l’appalto per il recupero del Malies– mercato commestibili, è l’unica ad aver risposto all’invito del Settore Opere Pubbliche rivolto a dieci ditte qualificate: quattro napoletane, due casertane, una di Bari, una di Roma, una di Catania e l’ultima di Ravenna.

Perché non sono state invitate ditte della Provincia di Benevento?

Possibile che i nostri imprenditori sanniti, sempre presenti ai convegni per chiedere alla Regione e al Governo i finanziamenti per le opere pubbliche, non abbiamo riqualificato le loro imprese per aggiudicarsi lavori di questo tipo in una provincia ricca di beni culturali?

Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”



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