Momozio davanti al Duomo, Mastella spende soldi pubblici per un progetto irrealizzabile

progetto piazza d'uomo benevento

Nel Bilancio del Comune iscritti 8 milioni di contributi ministeriali inesistenti. Gli imprenditori interessati all’affare dinanzi al Duomo sono quelli che vogliono cementificare Cretarossa e la Rotonda delle Scienze?

Post 15 maggio 2024

La società Offtec di Flavian Basile, associata al Consorzio Medil e alla Antum Immobiliare, interessata al Campo da Golf, presenterà stasera in piazza Roma il progetto per il presunto recupero del mamozio davanti alla Cattedrale con una manifestazione alla quale dovrebbero partecipare tecnici, costruttori, imprenditori, il rettore dell’Università del Sannio, il sindaco Mastella, quattro assessori e due dirigenti del Comune di Benevento.

Nel comunicato inviato alla stampa, però, non si fa alcun riferimento al compenso del Comune alla Offtec per l’incarico affidato con Determina del Settore Lavori Pubblici n. 63 del 28 febbraio 2024 per il Piano di Fattibilità Tecnico Economico di quell’edificio da pagare con una parte dei fondi concessi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per ottenere il finanziamento di 797.000 euro da utilizzare solo per progettare la “riqualificazione” del mamozio (mercato coperto, attività colturale e ristorante sul terrazzo) il Comune ha dichiarato al Ministero che i soldi per i lavori, 7.960.000 euro, saranno a carico di un privato con un Project Financing.  

Più esattamente, nella scheda inviata al Ministero, approvata con la Delibera di Giunta n. 33 del 12 marzo 2021, si legge: “L’idea di sviluppare il progetto di un ‘area di mercato” con spazi al coperto ed una piazza esterna muove dal coinvolgimento di un operatore del settore che ha già realizzato e sta gestendo con grande successo strutture simili in altre città italiane……  Le riconosciute capacità del gestore hanno mosso l’interesse di finanziatori privati ed istituzionali, da qui il convincimento di realizzare l’opera attraverso l’iter del Project Financing”

Chi è questo mecenate “gestore”? Con quali atti del Comune di Benevento è stato individuato? Chi sono i finanziatori privati che si sono già “mossi”?  Sono gli stessi interessati alla cementificazione della Rotonda delle Scienze e dei 300.000 metri quadrati tra Cretarossa e Coluonni? Sono quelli che recentemente hanno costituito una nuova associazione culturale? Quanto vogliono davvero investire in piazza Duomo e per fare cosa?

L’amministrazione Mastella non chiarisce ma una clamorosa sorpresa emerge dalla lettura del Bilancio del Comune.  

Infatti, anche grazie all’aiuto del consigliere Francesco Farese, abbiamo verificato che nel Programma delle Opere Pubbliche e nel Piano Esecutivo di Gestione approvati dalla maggioranza di Palazzo Mosti, non è indicato alcun Project Financing ad iniziativa privata per piazza Duomo.

Invece è previsto, tra le Entrate, alla voce, “Contributi agli investimenti da amministrazioni pubbliche” il totale di € 7.960.000, in due anni, per “Completamento piazza Duomo” che, guarda caso è proprio il finanziamento che il privato investitore dovrebbe garantire.

Il finanziamento è iscritto in Bilancio come Contributo Pubblico ma non è mai stato concesso.

Non risultano, infatti, neppure i documenti che attestano la promessa di tale somma.

Ci spiega questo clamoroso errore la professoressa Maria Carmela Serluca, assessore alle Finanze del Comune?

C’è, inoltre, un’altra fondamentale omissione nella scheda presentata al Ministero: l’amministrazione Mastella non ha comunicato che il Consiglio di Stato con la sentenza n. 1009 del 10 febbraio 2020  ha confermato la sentenza del Tar Campania n. 9974 del 2007 e dichiarato illegittimi gli atti con i quali è stato realizzato il mamozio.

Come si può pensare di completare un edificio abusivo?

Ce lo spiegano Molly Chiusolo e Mario Pasquariello, assessori all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici?

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”



3 commenti su “Momozio davanti al Duomo, Mastella spende soldi pubblici per un progetto irrealizzabile”

  1. Gabriele vai a leggere certi atti, certe sentenze per rompere le scatole a cotanta Amministrazione !!!
    Non si fa!
    Lasciali lavorare tranquilli tanto alla “gente” piace questo modo di amministrare !!!

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  2. Il sindaco dovrebbe preoccuparsi di altre cose, che sono necessarie per i cittadini. Venne a casa mia a promettere acqua e gas che non arriva nella mia strada, ma il signor sindaco con la sua consorte hanno fatto orecchie da mercante.

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  3. L’impressione è che la questione, posta com’è, sia irrisolvibile. Non si vuole demolire, non si può terminare quello che c’è (per le ragioni spiegate). Mi pare che una città, sia pure in stagnazione economica e con una popolazione falcidiata dall’emigrazione, debba cercare di superare questa difficoltà. Allo stato in cui siamo, completare l’edificio con una destinazione pubblica (e non squisitamente commerciale) ha lo stesso valore che abbatterlo e fare un giardino. È tenerlo così che proprio non ha senso.

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