Giovanni Mastrocinque

Due frane attive sulla Diga già accertate ma il Presidente della Provincia nega

Appaltati i lavori per una galleria sotto il movimento franoso descritto in due perizie ufficiali segnalate da tempo da Altra Benevento

Post del 8 marzo 2024

Il presidente della Provincia, Nino Lombardi, ha dichiarato ieri a Lab Tv che “attualmente non è stato ancora certificato un movimento franoso sulla Diga, saranno le indagini ad accertarlo”.

Si tratta di una affermazione che desta davvero molta meraviglia perché ci sono almeno due perizie effettuate dallo Studio Speri di Roma, incaricato dalla società Asea della Provincia di Benevento, che hanno già attestato il movimento franoso sulla sponda destra dell’invaso.

Infatti, nella relazione ala carte frane R19 redatta il 6 aprile 2022, a pag 40-41 si legge:  “Una nota particolare va riservata per quanto riguarda la frana in spalla destra dell’invaso la quale risulta essere oggetto di diversi interventi di consolidamento atti a mitigare il rischio di frana per l’invaso stesso al punto di essere ad oggi monitorata e costantemente soggetta a verifiche di stabilità. Come stato di attività, IFFI (Inventario Fenomeni Franosi Italia) riporta la frana come “stabilizzata antropicamente”. A seguito di valutazioni di carattere generale e poi scese su scala di dettaglio, quest’ultima risulterebbe invece attiva ad oggi, seppur con velocità molto basse, nonostante gli interventi di consolidamento accumulati negli anni.”

La relazione aggiornata l’8 maggio 2023 conferma la frana, catalogata con la sigla L1D01064, in lento movimento in direzione nord, proprio verso il punto in cui dovrebbe essere scavata la galleria di sette chilometri per portare l’acqua al potabilizzatore di Ponte.

Nella stessa relazione si precisa che anche la frana catalogata L1D01013 è attiva sull’invaso e si trova al di sopra del punto di allaccio della galleria.

Anche la perizia R17 dello Studio Speri, sul rischio sismico della sponda destra, conferma “Rispetto allo stato di attività, e alla luce degli interventi di consolidamento attuati negli anni, l’IFFI classifica la frana come “stabilizzata antropicamente”. In realtà stato attuale, la frana risulta “attiva”, seppur con velocità molto basse.”

La esistenza delle frane in sponda destra dell’invaso, descritte nelle Perizie dello Studio Speri, sono state più volte segnalate da Altra Benevento, anche alla Provincia, la Regione e al Ministero delle Infrastrutture ma sono stati comunque appaltati i lavori per realizzare la galleria che potrebbe accelerare il fenomeno.

La necessità di intervenire quanto prima per stabilizzare la frana sulla spalla della diga è stata di recente riconosciuta anche dal presidente di ASEA, Giovanni Mastrocinque (LaBTv del 19 febbraio) che però è stato smentito dal presidente della Provincia Lombardi.

Insomma prevale la volontà di iniziare i lavori senza rivedere il tracciato della galleria con il rischio concreto di blocco della perforazione in corso d’opera e quindi la mancata realizzazione del progetto di utilizzo dell’acqua dell’invaso finanziato dal PNRR.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

 

Diga di Campolattaro, Asea riconosce: “non si può fare la galleria sotto la frana”

Regione e Ministero hanno appaltato i lavori per 700 milioni di euro senza tener conto della perizia, segnalata da Altra Benevento, sul movimento franoso in sponda destra

Post del 19 febbraio 2024

Giovanni Mastrocinque, presidente di ASEA, la società della Provincia che ha in gestione la Diga di Campolattaro ha dichiarato a LabTV che è necessaria una variante al progetto per l’utilizzo dell’acqua perchè la galleria sotteranea non si può realizzare sotto la frana della sponda destra.

Segnalammo questo problema un anno fa, il 15 febbraio 2023, denunciando pubblicamente che i tecnici incaricati dalla Provincia avevano accertato con una apposita perizia, di cui nessuno voleva parlare, la frana non stabilizzata con i pericoli connessi.

Spiegammo allora, carte alla mano, che il progetto della Regione Campania per l’utilizzo di 100 milioni di metri cubi d’acqua akll’anno prevede che proprio sotto quei terreni in “lento movimento” dovrebbe essere costruita la galleria di sette chilometri per la potabilizzazione.

Come normalmente accade, le forze politiche hanno fatto finta di non aver capito, qualche amministratore minacciò la solita querela per diffamazione o procurato allarme, la stampa locale ha in gran parte ignorato la questione.

La Regione Campania e il Governo, nonostante le segnalazioni ufficiali di Altra Benevento, hanno scelto le ditte e appaltato i lavori (vanto del presidente De Luca e del ministro Salvini) ma ora dovranno studiare la variante per cambiare il percorso del traforo per portare l’acqua al potabilizzatore di Ponte.

Si rischia, come da noi pranunciato, di spendere milioni di soldi pubblici per appalti, varianti e contenziosi, senza realizzare l’opera.

Per questo motivo insistiamo nel chiedere che tutta l’acqua dell’invaso sia utilizzata per irrigare i campi e sostenere l’agricoltura, senza realizzare la galleria vicino la frana e il potabilizzatore che dovrebbe servire acqua alla provincia di Caserta.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile

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