Il Mattino

Ispettori Torre-Sala, Mastella fa la vittima ma non vuole sanare gli errori

Lettera aperta al direttore de Il Mattino-Benevento: “Convinca il sindaco a discutere la proposta del Comitato dei Cittadini, Altra Benevento e Civico22 per SALVARE 17 milioni PNRR” Post del 28 settembre 2024 Egregio direttore Claudio Coluzzi, Lei da tempo sostiene decisamente e acriticamente il progetto di “abbattimento e ricostruzione delle scuole Torre-Sala” che sicuramente non …

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Scuola Torre, le “pagelle” ridicole del Mattino

Il direttore, grande sostenitore del sindaco Mastella, aveva invitato famiglie e professori a tollerare i “piccoli disagi” dell’abbattimento, adesso scrive di errori che attribuisce però solo al Ministero Post del 9 settembre 2024 Claudio Coluzzi è il direttore del Mattino pagina di Benevento, viene da Caserta e conosce pochissimo Benevento, però sostiene molto il sindaco …

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Pasquariello allontana Colarusso, giornalista scomodo

L’assessore ai LLPP, irritato per l’Appalto Malies e le contestazioni dei cittadini al progetto Scuole Torre-Sala, non sopporta la stampa libera Comunicato del 26 giugno 2024 Ieri mattina, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Benevento, Mario Pasquariello, ha impedito al giornalista Enzo Colarusso di LABTV (nella foto) di assistere alla riunione di Commissione Consiliare …

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Scuole Torre-Sala, il direttore de Il Mattino attacca il Comitato e i Docenti

Claudio Coluzzi, casertano,sostiene la tesi del sindaco e banalizza le preoccupazioni per il rischio incompiuta Benevento, 25 giugno 2024Lettera di Altra Benevento al dott. Claudio Coluzzi, direttore Il Mattino–Benevento Egregio direttore,abbiamo letto oggi sulla pagina “Il Mattino-Benevento” da Lei diretta, il suo Commento “Sacrifici edisagi vanno affrontati se migliorano i servizi di tutti” riferito alle …

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“Un governo democratico della città considera gli interessi di tutti”

Un nuovo commento dell’avv. Gino De Pietro sulla recente immotivata chiusura di tutte le scuole di Benevento

Post 8 aprile 2024

In merito alla recente sospensione della fornitura idrica alla parte alta della città, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella ha dichiarato alla stampa di aver chiesto alla Regione Campania di non effettuare durante il fine settimana i lavori di riparazione dell’acquedotto del Biferno per non danneggiare i ristoratori.

Con una ordinanza del 24 marzo Mastella aveva disposto per i giorni 5 e 6 aprile la chiusura delle scuole della parte alta della città ma poi con una nuova ordinanza “contingibile ed urgente” del 4 aprile ha chiuso anche le scuole della parte bassa della città con motivazioni stravaganti.

Dopo le critiche di Altra Benevento e il primo comunicato dell’avv. Gino De Pietro, l’ex Ministro della Giustizia ha dichiarato a Il Mattino che lo ha fatto su richiesta di una studentessa.

Sabato scorso Mastella ha inviato alla stampa un comunicato trionfante perchè sono durati meno del previsto i lavori all’acquedotto regionale necessari per consentire la costruzione dell’Alta Velocità Ferroviaria (ma non erano lavori del Comune) e per ricordare che la nuova linea ferroviaria consentirà di giungere a Roma in meno tempo.

Oggi l’avv. Gino De Pietro ci ha fatto giungere un nuovo commento che pubblichiamo integralmente.

Dalle dichiarazioni del sindaco di Benevento pubblicate nei giorni scorsi dalla stampa locale, compresa quella parte che, con un impareggiabile senso del giornalismo, ha omesso di dare notizia delle ragioni per cui il sindaco rilasciava le dichiarazioni, è emerso che:

  • si deve al sindaco il fatto che i lavori relativi alla condotta idrica siano stati anticipati dal fine settimana al giovedì pomeriggio per cui la chiusura delle scuole e degli asili interessati dall’interruzione idrica per i giorni 5 a 6 aprile (venerdì e sabato) disposta il 25 marzo 2024 è stata determinata esclusivamente dalla sua scelta e non da fatti oggettivi;
  • si deve ad UNA studentessa abitante nel suo parco – e dobbiamo arguire assai simpatica a Mastella – se sono state chiuse, con provvedimento giunto nel tardo pomeriggio del giovedì, anche tutte le scuole e gli asili di Benevento non interessati dall’interruzione idrica, senza un adeguato preavviso, danneggiando studenti e famiglie;
  • non si deve al sindaco se i lavori si sono conclusi anzitempo ma alla solerzia degli addetti dell’azienda che li ha realizzati cui va un attestato di stima esteso agli operai che solertemente hanno operato;
  • si deve al sindaco di non aver riaperto le scuole per il sabato, pur essendosi acclarato che la fornitura sarebbe stata ripristinata;
  • non si deve al sindaco se i cittadini di Benevento impiegheranno meno tempo per recarsi in treno a Napoli, a Roma o a Bari. La favoletta della rana di Fedro esime da ogni ulteriore commento;
  • al sindaco sfugge – come cosa di scarsa importanza per lui – che il sabato sono aperte molte scuole, tra cui tutti gli istituti superiori;
  • al sindaco non sfugge mai l’interesse di alcune categorie di attività – ristoranti, bar e cantine;
  • al sindaco sfugge che lui non è il segretario dell’assoristoranti o della confederazione bar e cantine, ma il sindaco di un capoluogo di provincia, per cui deve comportarsi nell’interesse della comunità dei cittadini e non di una sola esigua parte di essi;
  • il sindaco ignora che nei capoluoghi di provincia hanno sede tutti gli istituti superiori (licei, istituti tecnici e professionali) e che questi fanno lezione anche di sabato;
  • il sindaco non considera mai gli interessi preminenti degli studenti, titolari del diritto allo studio costituzionalmente garantito e prevalente rispetto all’interesse di una sola, ristretta categoria di operatori commerciali;
  • il sindaco ignora gli interessi di tutte le altre categorie di cittadini diversi da ristoratori, bar e affini, che considera immeritevoli di ogni tutela;
  • il sindaco non dà ascolto neanche ai suoi stessi dirigenti!

E’ il caso che il sindaco prenda atto del fatto che il feudalesimo a Benevento è terminato molti secoli orsono e che un governo democratico della città implica la considerazione degli interessi di tutti i cittadini, in particolare dei giovani, titolari del fondamentale diritto allo studio, costituzionalmente garantito, e di tutte le categorie di imprenditori, professionisti e lavoratori.

La città attende da lui una solenne promessa: “Non lo faccio più”. Non si accontenterà di qualcosa di meno.

Gino De Pietro


La bufala del direttore de Il Mattino: 50.000 turisti a Benevento in due giorni

Il giornalista esagera e scrive: nel week di Pasqua, 50.000 “presenze” in tutto il Sannio; il direttore invece li ha visti tutti a Benevento città

Comunicato stampa del 2 aprile 2024

Il Mattino di Benevento si conferma giornale che spesso spara titoli sbagliati che non hanno nessuna attinenza con la realtà e neppure con il contenuto degli articoli che pubblica.

Oggi si è superato con il titolo “Il turismo bacia il Sannio- In cinquantamila per le strade del centro” e con la locandina consegnata alle edicole “Boom di turisti 50 mila in città”.

E’ una bufala colossale !

Cinquantamila turisti in giro per le strade di Benevento (città da 58.000 abitanti) sono una esagerazione assoluta, un numero impressionante che, ovviamente, nessuno ha visto, neppure tra i giornalisti.

Gazzetta di Benevento, ad esempio, titola “E’ stato un Lunedi’ in Albis, di Pasquetta, senza grosse presenze turistiche nella nostra citta’. Gruppi organizzati non se ne sono visti e le guide della Pro-Loco ‘Samnium’, ci ha detto il presidente Pino Petito, sono rimaste con le braccia conserte”.

Ma in verità, il clamoroso errore de Il Mattino non si può addebitare al giornalista che ha firmato l’articolo il quale, nonostante l’enfasi eccessiva dei pochi intervistati, a proposito di numeri ha scritto “Difficile fare i calcoli al millesimo, ma complessivamente si calcona che nel comprensorio ci siano state circa 50.000 presenze a partire da sabato scorso”

Quindi, 50.000 presenze in tre giorni, nel “comprensorio” cioè in tutta la provincia, calcolando anche i pellegrini a Pietrelcina, i beneventani che sono andati negli agriturismo “fuori porta” oppure in montagna, nei boschi e lungo i fiumi per la scampagnata.

E quindi, come gli è venuto in mente al direttore casertano della redazione beneventana del Mattino di mettere un titrolo sbagliato e diffondere una locandina per sparare la notizia “50 mila turisti in città” che potrebbe indurre gli amministratori locali ad attribuirsi meriti che non hanno per lo sviluppo turistico che non c’è?

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile

Spiderman scivola sulla Federico Torre

Il Comune costretto ad ammettere che c’è un problema nel progetto da 17 milioni per le scuole Torre-Sala ma non rinuncia ad iniziare i lavori il 31 marzo

Post del 6 marzo 2024

Dopo l’articolo di Altra Benevento sugli errori del progetto per l’abbattimento e la ricostruzione delle scuole Federico Torre e Nicola Sala, la costosissima Commissione Lavori Pubblici del Comune di Benevento ieri si è posto il problema e ha deciso che lunedì prossimo comincerà ad esaminare il i documenti che finora i consiglieri non hanno neppure visionato.

Intanto la Commissione ha acquisito, come scrive Il Mattino, la dichiarazione dell’assessore alle Opere Pubbliche, Mario Pasquariello il quale, come fa solitamente e sempre con l’aria di chi scende dalle nuvole quando qualcuno segnala problemi, mostra meraviglia per le notizie apparse sulla stampa e assicura, con decisione, che tutto è in regola.

Oggi, però, ha inviato ai giornalisti una nota per comunicare che “al momento non occorre nessuna variante urbanistica: è falso. Tutte le verifiche previste, che sono state effettuate dettagliatamente per un progetto di questa dimensione finanziaria, per ora smentiscono l’ipotesi di una variante urbanistica.”

Stupefacente questa dichiarazione: “al momento non occorre nessuna variante urbanistica …. le verifiche… per ora smentiscono l’ipotesi di una variante”

Come si fa ad essere così vaghi ed incerti?!

Per rassicurare davvero i cittadini e i pochi consiglieri desiderosi di capirci qualcosa, Pasquariello, che per fare l’assessore percepisce una indennità fissa mensile di € 5.796,00, dovrebbe dire: non c’è bisogno di alcuna variante urbanistica, abbiamo già approvato tutti gli atti necessari per evitare intoppi e problemi in corso d’opera.

Invece il costoso assessore dichiara che valuteranno dopo l’inizio dei lavori se sarà necessaria la  Variante Urbanistica.

Incredibile!

Difficile mantenersi in equilibrio quando si scelgono percorsi così rischiosi. Neppure Spiderman ci può riuscire.

Dimentica Pasquariello che la Variante Urbanistica deve essere approvata necessariamente PRIMA del progetto esecutivo e non dopo, come se fosse un optional !

Pasquariello è un politico di grande esperienza, uno tra “quelli di prima” (era assessore già nella Giunta D’Alessandro dal 2001 al 2006) e per questo molto considerato dal sindaco Mastella, ma è rimasto alla vecchia regola: negare, negare, negare, con convinzione, il problema per convincere gli ignari cittadini.

Ma oggi è diventato più difficile raccontare favolette!

Infatti, abbiamo già pubblicato gli schemi del progetto di fattibilità (non pubblicato all’Albo Pretorio del Comune) che prevede la ricostruzione delle due scuole e la edificazione di un Auditorium sul primo tratto della attuale via Marmorale che pertanto viene cancellata.

Ma per eliminare il tracciato di una strada occorre la Variante Urbanistica.

Non lo abbiamo detto noi, lo ha scritto l’Ufficio Traffico del Comune.

Quindi il problema c’è, non lo abbiamo inventato e lo riconosce anche il dirigente del settore tecnico, Antonio Iadicicco, il quale proprio oggi ha dichiarato a LabTV che lo hanno già superato, senza spiegare come.

Se Iadicicco e Pasquariello possono dimostrare che il progetto esecutivo approvato il 30 ottobre del 2023 non prevede l’Auditorium sulla strada, allora il problema non esiste.

Ma, al contrario, se in quel progetto è prevista la costruzione dell’edificio sulla strada, allora assessore e dirigente hanno un bel problema: devono approvare una variante tecnica per costruire l’Auditorium nel giardino in modo da conservare il tracciato della strada ed evitare la Variante Urbanistica.

Ma in tal caso si pone un altro problema: si può cambiare un progetto esecutivo già inviato al Ministero ed appaltato, pochi giorni prima dell’inizio dei lavori, perché il Comune ha commesso un errore clamoroso?

Evidentemente no!

Anche perché occorrono di nuovo pareri, autorizzazioni e poi la validazione, impossibili da acquisire prima del 31 marzo.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

 

Consiglieri super gettonati sull’orlo di una crisi di nervi

De Stasio e Picariello attaccano il “giornalaio” che ha pubblicato i compensi scandalosi. Perifano e Moretti chiedono di limitare le sedute delle commissioni ma De Pierro non vuole

Comunicato stampa del 5 marzo 2024

Ieri in Consiglio Comunale si è discusso anche di Gettonopoli, cioè la incessante corsa a fare più commissioni per raccattare 2.415 euro al mese.

L’argomento non era all’ordine del giorno ma ne hanno parlato per quasi due ore perché alcuni consiglieri proprio non hanno digerito i vari comunicati di Altra Benevento su questo argomento e le tabelle con i nomi che invece nelle determine di pagamento sono coperti da segreto con i dati sui gettoni pagati (8.477 nel 2023) e i costi a carico delle casse comunali, € 378.000 l’anno scorso.

Normalmente dalla maggioranza mastelliana nessuno risponde alle nostre imbarazzanti richieste di informazioni e chiarimenti, sicuri che la censura di buona parte della stampa che non pubblica i nostri comunicati, possa oscurare le informazioni non gradite.

Accade però, che a Palazzo Mosti si accorgono della circolazione delle notizie sui social e la pubblicazione di qualche testata e allora i nervi sono saltati e sono stati costretti a parlarne, impreparati e anche in modo scomposto, nel parlamentino cittadino, in collegamento internet e davanti ai giornalisti.

Ha cominciato la consigliera di opposizione, eletta con la lista di destra, Rosa De Stasio, all’apice della graduatoria dei più gettonati di gennaio scorso (66 presenze, una media di tre gettoni al giorno da 43 euro ognuno, per un totale di € 2.415, il massimo consentito) che si è arrabbiata assai con il “giornalaio” che ha diffuso la notizia.

Gli ha fatto eco Antonio Picariello, il più gettonato nel 2023 (13 presenze in consiglio e 603 in commissioni, quasi tre al giorno, per un totale di 23.100 euro nell’anno) che ha decisamente difeso il suo diritto ad essere presente quasi tutti i giorni al Comune, pur essendo un semplice consigliere, pagato per intero dal suo datore di lavoro l’ACER (ex IACP).

Per il termine “giornalaio” usato in modo dispregiativo per indicare i giornalisti che non pubblicano cose gradite a qualcuno, si sono giustamente risentiti gli operatori dell’informazione sanniti.

Alcuni si sono amareggiati più di altri: “ma come, noi siamo sempre ben disposti con l’amministrazione, pubblichiamo o non pubblichiamo come piace a voi e poi ci fate fare pure brutta figura?”

Altri, quelli che il loro mestiere lo fanno in libertà, se la sono legata al dito e non è bastata a ridurre la loro contrarietà la solidarietà subito espressa dall’addetto stampa del Comune, ex giornalista di politica del Sannio Quotidiano.

Ma a quale “giornalaio” si riferivano De Stasio  e Picariello?

Molti hanno pensato che il bersaglio fossi io, ma alcuni sono rimasti dubbiosi perché non sono giornalista e quindi neppure “giornalaio”, non vendo informazioni perchè il sito di altrabenevento.it non ha sponsorizzazioni e la lettura è gratuita.

E allora chi c’è nei cattivi pensieri di De Stasio, Picariello ed altri super gettonati?

Se non è Corona, sarà Vincenzo Iurillo, il giornalista del Fatto Quotidiano che ha pubblicato l’anteprima del dossier di Altra Benevento? Sarà Enzo Colarusso di LabTv che si intrufola nelle Commissioni che sono tutte aperte al pubblico? Sarà Paolo Bocchino del Mattino che ha riportato anche le difese del Palazzo? Saranno le redazioni di Anteprima 24 e Cronache del Sannio che hanno trattato la questione?

Ha provato a ironizzare sull’accaduto, Cristiano Vella, un bravo giornalista che ha scritto per varie testate e anche per Il Fatto Quotidiano, con un articolo pubblicato ieri su Ottopagine.it, criticando l’utilizzo dispregiativo di “giornalaio” che però anche il suo collega, Enzo Spiezia, usa spesso per apostrofare i giornalisti concorrenti.

Hanno difeso i giornalisti e i giornalai, Luigi Diego Perifano, capogruppo di Alternativa per Benevento, e Angelo Moretti di Civico 22, i quali dai banchi del Consiglio hanno riconosciuto che le riunioni di Commissioni sono esagerate, ricordando anche alcune proposte già formulate per organizzarle meglio.

Apriti cielo! Protestano subito i super gettonati.

Quindi, si è compreso anche ieri che limitare la corsa ai gettoni è cosa assai difficile a Benevento e impegnerà ancora per molto il Consiglio Comunale.

Ci ha provato il Segretario Generale con una circolare dell’anno scorso rimasta lettera morta; ci ha provato con vari incontri il presidente del Consiglio, Renato Parente, ma deve stare attento a non urtare le sensibilità che potrebbero compromettere la tenuta della maggioranza.

Non ci ha provato, invece, il vice sindaco Francesco De Pierro, che per la sua attività istituzionale incassa mensilmente la indennità di€ 7.245 il quale non si rende conto che è pericolosa la dipendenza da questo gioco ed invita i consiglieri a continuare come fatto finora.

Dobbiamo aspettare un poco per sapere se riuscirà la Corte dei Conti a convincere i consiglieri super gettonati che sono pagati con i soldi dei cittadini e quindi non devono esagerare.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

 

SANAV: La puzza non viene dal nostro stabilimento, presto il dissequestro

La ditta che tratta “rifiuti liquidi pericolosi e non” a sorpresa spiega al Mattino che la lavorazione dei fanghi finora era solo sperimentale. Nessun chiarimento sugli sversamenti nel fiume

Post del 25 febbraio 2024

Il Mattino di oggi, 25 febbraio, pubblica un interessante articolo di Paolo Bocchino sul sequestro degli impianti della SANAV per la lavorazione dei fanghi.

La Ditta che dal 2009 opera nella zona industriale di Ponte Valentino per il trattamento di “rifiuti liquidi pericolosi e non” sostiene che i miasmi provengono da altri siti perchè la lavorazione dei fanghi, autorizzata a novembre 2022, finora è stata saltuaria e sperimentale per provare gli impianti.

Per questo motivo da società di Lacedonia è convinta di ottenere presto dalla magistratura il dissequestro degli impianti.

Resta il fatto, però, che da quando il 13 febbraio la magistratura, prima con i controlli e poi con il sequestro ha impedito lo stoccaggio dei fanghi negli scarrabili, non si sente più la puzza che ha ammorbato mezza città per molti mesi.

SANAV assicura che le esalazioni misurate a fine gennaio dall’ARPAC erano nella norma, ma non dice nulla sullo sversamento dei reflui nelle fogne.

Come Altra Benevento e gli abitanti dalla zona hanno costatato molte volte (soprattutto domenica 4 febbraio), con i camini spenti la puzza era comunque molto intensa, vicino allo stabilimento SANAV e vicino al depuratore del consorzo ASI.

E allora continuiamo a chiedere: l’ARPAC si limita a misurare la concetrazione “odorigena” dai camini e poi fare la media dei risultati dai quali risulta che è “tutt’apposto”, oppure ha misurato gli sversamenti dei reflui da SANAV nelle fogne e poi nel fiume verso la città?

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”  

Provincia, dopo lo scandalo dei concorsi, nuovo Dirigente “politico”?

Dirigente a tempo determinato, speriamo che il presidente Nino Lombardi non scelga uno di quei i politici, magari avvocato, tra “quelli di prima” Comunicato stampa del 21 novembre 2023 Il Fatto Quotidiano e “Altra Benevento è possibile” raccontano da più di una settimana, con diversi articoli, la storia scandalosa di sei concorsi della Provincia di …

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