Mastella ha interrotto un pubblico servizio con motivazioni squilibrate e nessuna Autorità superiore interviene
Comunicato stampa del 6 aprile 2024
Il sindaco di Benevento, on. Mario Clemente Mastella, giovedì pomeriggio con una Ordinanza “contingibile ed urgente” ha chiuso improvvisamente tutte le scuole pubbliche e private della parte bassa della città creando gravi disagi a centinaia di famiglie.
Molti studenti che non hanno ricevuto in tempo notizia della disposizione sindacale, ieri sono andati a scuola normalmente ma hanno trovato l’edificio chiuso.
Che cosa è accaduto di tanto grave da convincere Mastella a modificare all’ultimo momento la sua precedente ordinanza con la quale aveva disposto la chiusura nei giorni 5 e 6 aprile solo delle scuole della parte alta che per la prevista interruzione del servizio idrico dal Biferno non avrebbero consentito il regolare funzionamento dei servizi igienici?
Perché chiudere “urgentemente” anche quelle dei rioni Ferrovia, Centro Storico e Libertà che hanno continuato a ricevere acqua normalmente dai pozzi di Pezzapiana, senza interruzioni?
Nella Ordinanza il sindaco fa solo riferimento alla necessità di “garantire le condizioni minime di igiene e sanità pubblica su tutto il territorio, che la prevista interruzione idrica potrebbe compromettere” perché qualcuno gli aveva “manifestato il disagio derivante da tale prolungato disservizio, connesso alla oggettiva impossibilità di svolgere, con la dovuta cura, le quotidiane azioni di igiene personale”.
Insomma, secondo il sindaco gli studenti che abitano nella parte alta della città con l’acqua raccolta a casa prima della interruzione idrica e con quella delle autobotti non avrebbero potuto lavarsi quanto basta per andare a scuola e ciò non avrebbe “garantito le condizioni minime di igiene e sanità pubblica”.
Quindi, gli studenti “poco lavati” avrebbero compromesso l’igiene della intera scuola, anche quelle frequentate in grande maggioranza da studenti della parte bassa “normalmente” lavati.
Sono davvero cose da pazzi!
Se questo fosse una motivazione sufficiente per interrompere un pubblico servizio, il sindaco avrebbe dovuto chiudere in casa tutti gli abitanti della parte alta, anch’essi poco lavati, che invece sono andati a lavoro normalmente, con il pericolo di compromettere “le condizioni minime di igiene e sanità pubblica su tutto il territorio”.
Possibile che in questa città Mastella può interrompere un pubblico servizio con motivazione tanto squilibrate?
Che ne dice il Prefetto?
Quale “autorità” locale o funzionario pubblico ha proposto o consigliato quella Ordinanza ?
Oggi con una dichiarazione a il Mattino, l’ex ministro della Giustizia, spiega: “Sulla chiusura delle scuole ho avuto anche un litigio amichevole con i dirigenti comunali, perché sin da subito ho manifestato l’intenzione di chiuderle tutte ma poi mi sono lasciato convincere. Quando però ho incontrato una studentessa che mi ha detto, sindaco io abito dalle sue parti (Parco Edilville n.d.r.) e non avendo l’acqua a casa, come faccio ad andare a scuola, ho ritenuto opportuno chiuderle tutte. La saggezza di questa ragazza è stata fondamentale”.
E’ davvero incredibile che un sindaco, pubblico ufficiale, autorità sanitaria locale, possa decidere di chiudere le scuole all’ultimo momento creando disagio a centinaia di famiglie e negando il diritto allo studio di centinaia di studenti “normalmente lavati”, per evitare ad UNA studentessa “saggia” che non ha avuto l’accortezza di raccogliere acqua per lavarsi a sufficienza, di compromettere “le condizioni minime di igiene e sanità pubblica”.
Come ha ricordato ieri l’avv. Gino De Pietro con una nota alla stampa, a Pioltello (Milano) la chiusura di una sola scuola per un solo giorno ha creato una polemica politica in tutta Italia per una settimana, invece il sindaco Mastella chiude una decina di scuole con motivazioni strampalate e qui non succede nulla.
E’ Autonomia Differenziata anche quella che consente ad un sindaco, ex ministro della Giustizia, di amministrare come un Podestà, mentre gli amministratori di altre città del nord o del sud ancora devono dare conto del loro comportamento a qualche autorità superiore o a qualche magistrato.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”