Rosetta De Stasio

Consiglieri super gettonati sull’orlo di una crisi di nervi

De Stasio e Picariello attaccano il “giornalaio” che ha pubblicato i compensi scandalosi. Perifano e Moretti chiedono di limitare le sedute delle commissioni ma De Pierro non vuole

Comunicato stampa del 5 marzo 2024

Ieri in Consiglio Comunale si è discusso anche di Gettonopoli, cioè la incessante corsa a fare più commissioni per raccattare 2.415 euro al mese.

L’argomento non era all’ordine del giorno ma ne hanno parlato per quasi due ore perché alcuni consiglieri proprio non hanno digerito i vari comunicati di Altra Benevento su questo argomento e le tabelle con i nomi che invece nelle determine di pagamento sono coperti da segreto con i dati sui gettoni pagati (8.477 nel 2023) e i costi a carico delle casse comunali, € 378.000 l’anno scorso.

Normalmente dalla maggioranza mastelliana nessuno risponde alle nostre imbarazzanti richieste di informazioni e chiarimenti, sicuri che la censura di buona parte della stampa che non pubblica i nostri comunicati, possa oscurare le informazioni non gradite.

Accade però, che a Palazzo Mosti si accorgono della circolazione delle notizie sui social e la pubblicazione di qualche testata e allora i nervi sono saltati e sono stati costretti a parlarne, impreparati e anche in modo scomposto, nel parlamentino cittadino, in collegamento internet e davanti ai giornalisti.

Ha cominciato la consigliera di opposizione, eletta con la lista di destra, Rosa De Stasio, all’apice della graduatoria dei più gettonati di gennaio scorso (66 presenze, una media di tre gettoni al giorno da 43 euro ognuno, per un totale di € 2.415, il massimo consentito) che si è arrabbiata assai con il “giornalaio” che ha diffuso la notizia.

Gli ha fatto eco Antonio Picariello, il più gettonato nel 2023 (13 presenze in consiglio e 603 in commissioni, quasi tre al giorno, per un totale di 23.100 euro nell’anno) che ha decisamente difeso il suo diritto ad essere presente quasi tutti i giorni al Comune, pur essendo un semplice consigliere, pagato per intero dal suo datore di lavoro l’ACER (ex IACP).

Per il termine “giornalaio” usato in modo dispregiativo per indicare i giornalisti che non pubblicano cose gradite a qualcuno, si sono giustamente risentiti gli operatori dell’informazione sanniti.

Alcuni si sono amareggiati più di altri: “ma come, noi siamo sempre ben disposti con l’amministrazione, pubblichiamo o non pubblichiamo come piace a voi e poi ci fate fare pure brutta figura?”

Altri, quelli che il loro mestiere lo fanno in libertà, se la sono legata al dito e non è bastata a ridurre la loro contrarietà la solidarietà subito espressa dall’addetto stampa del Comune, ex giornalista di politica del Sannio Quotidiano.

Ma a quale “giornalaio” si riferivano De Stasio  e Picariello?

Molti hanno pensato che il bersaglio fossi io, ma alcuni sono rimasti dubbiosi perché non sono giornalista e quindi neppure “giornalaio”, non vendo informazioni perchè il sito di altrabenevento.it non ha sponsorizzazioni e la lettura è gratuita.

E allora chi c’è nei cattivi pensieri di De Stasio, Picariello ed altri super gettonati?

Se non è Corona, sarà Vincenzo Iurillo, il giornalista del Fatto Quotidiano che ha pubblicato l’anteprima del dossier di Altra Benevento? Sarà Enzo Colarusso di LabTv che si intrufola nelle Commissioni che sono tutte aperte al pubblico? Sarà Paolo Bocchino del Mattino che ha riportato anche le difese del Palazzo? Saranno le redazioni di Anteprima 24 e Cronache del Sannio che hanno trattato la questione?

Ha provato a ironizzare sull’accaduto, Cristiano Vella, un bravo giornalista che ha scritto per varie testate e anche per Il Fatto Quotidiano, con un articolo pubblicato ieri su Ottopagine.it, criticando l’utilizzo dispregiativo di “giornalaio” che però anche il suo collega, Enzo Spiezia, usa spesso per apostrofare i giornalisti concorrenti.

Hanno difeso i giornalisti e i giornalai, Luigi Diego Perifano, capogruppo di Alternativa per Benevento, e Angelo Moretti di Civico 22, i quali dai banchi del Consiglio hanno riconosciuto che le riunioni di Commissioni sono esagerate, ricordando anche alcune proposte già formulate per organizzarle meglio.

Apriti cielo! Protestano subito i super gettonati.

Quindi, si è compreso anche ieri che limitare la corsa ai gettoni è cosa assai difficile a Benevento e impegnerà ancora per molto il Consiglio Comunale.

Ci ha provato il Segretario Generale con una circolare dell’anno scorso rimasta lettera morta; ci ha provato con vari incontri il presidente del Consiglio, Renato Parente, ma deve stare attento a non urtare le sensibilità che potrebbero compromettere la tenuta della maggioranza.

Non ci ha provato, invece, il vice sindaco Francesco De Pierro, che per la sua attività istituzionale incassa mensilmente la indennità di€ 7.245 il quale non si rende conto che è pericolosa la dipendenza da questo gioco ed invita i consiglieri a continuare come fatto finora.

Dobbiamo aspettare un poco per sapere se riuscirà la Corte dei Conti a convincere i consiglieri super gettonati che sono pagati con i soldi dei cittadini e quindi non devono esagerare.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

 

Scandalo Gettoni, € 11.883 a gennaio 2022, € 37.492 a gennaio 2024

A Benevento le presenze in Consiglio e Commissioni erano 277 nel primo mese 2022, sono diventate 827 a gennaio 2024. Il gettone è sempre € 43 ma i consiglieri fanno più sedute per discussioni che non competono.

Post del 2° marzo 2024

I cittadini di Benevento sono indignati per la corsa al gettone di presenza dei consiglieri comunali di Benevento che nel 2022 erano 6.581 e sono diventati 8.477 nel 2023 per la spesa di € 378.500 a carico delle casse comunali.

Altra Benevento ha pubblicato le tabelle dei compensi scandalosi e i verbali delle commissioni durate pochi minuti per il gettone di € 43 euro a testa, uno schiaffo ai cittadini in difficoltà, ma i loquaci consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, tribuni in Consiglio Comunale, sono rimasti in imbarazzato silenzio con la speranza che la stampa amica li aiuti a nascondere la vergogna.

Il sindaco fa sapere che lui non c’entra, invece si agita preoccupato il Presidente del Consiglio che però si limita ad invitare i consiglieri ad essere sobri mentre la Segreteria Generale paga i gettoni del mese di gennaio di quest’anno che costano 37.491,74 euro, una indecenza.  

Per ogni presenza in consiglio e commissione, al singolo consigliere si pagano € 42,90 dal 2016 ma dal 2022 è aumentato il tetto massimo mensile: era di € 1.183,61 nel 2021, salito a € 1.706 nel 2022, aumentato a € 2.022 l’anno scorso e ora è arrivato a € 2.415.

Quindi, per incassare più soldi, i consiglieri devono fare più commissioni che durano sempre meno. anche per semplici informazioni o discussioni non pertinenti, alle quali la maggioranza di loro partecipa da remoto, cioè collegati con il cellulare.

A gennaio del 2002 le sedute di commissioni furono 277 per la spesa di 11.883,30 euro e nessun consigliere percepì il massimo, ma ancora non era chiara l’applicazione della Legge Finanziaria.

A gennaio 2023 i consiglieri hanno partecipato a 648 sedute di discussione per la spesa di € 30.054, uno solo percepì il massimo consentito di € 2.022.

A gennaio 2024 le presenze sono diventate 827, in un solo mese, da parte di consiglieri, che però svolgono sempre la stessa attività istituzionale senza ulteriori competenze o aggravio di responsabilità.

In questa Tabella allegata alla ultima determina di liquidazione, non sono indicati i nomi dei consiglieri, compaiono solo numeri sconosciuti di matricole.

Non commenta il vice sindaco, assessore alla Trasparenza, Francesco De Pierro che percepisce una indennità fissa mensile di € 7.245, il doppio di quella pagata nel 2021 quando fu nominato.

Neppure i consiglieri di opposizione hanno protestato per questo modo inaccettabile di nascondere l’identità dei “rappresentanti del popolo”.

I cittadini hanno il diritto, riconosciuto per legge, di sapere quanto percepiscono i singoli consiglieri e perciò abbiamo elaborato la tabella che qui pubblichiamo, con la indicazione dei nomi, i gettoni,  e i compensi.

Si nota che cinque consiglieri hanno raggiunto il massimo consentito di € 2.415 euro.

Rosetta De Stasio, consigliere di opposizione di destra, che ha partecipato ad un consiglio comunale e 65 riunioni di commissione (praticamente tre al giorno);

Angelo Miceli, consigliere di opposizione di centro sinistra, con una presenza in consiglio ed altre 60 in commissioni;

Antonio Picariello, transitato dall’opposizione alla maggioranza, che ha partecipato ad un consiglio e 58 commissioni;

Luigi Scarinzi, consigliere traballante di maggioranza, con una seduta di Consiglio ma 58 presenze in commissione;

Giovanni Zanone, consigliere segretario politico di Mastella, una partecipazione in consiglio comunale e la presenza in 57 sedute di commissioni, anche per delega di altri colleghi.

Siamo convinti che dopo questa nostra ennesima denuncia pubblica sullo stesso argomento, adesso qualcuno si degnerà di rispondere qualcosa, magari per annunciare le solite querele ad Altra Benevento, perché sicuramente i giornalisti locali si scateneranno per pretendere chiarimenti da fornire ai cittadini.  

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”  

Violato il segreto sulla identità dei consiglieri comunali costati € 378.570

Altra Benevento pubblica la tabella con i nomi dei 31 eletti, le presenze e i pagamenti anche per la partecipazione online con il cellulare a fantasiose commissioni.

Post del 26 febbraio 2024

Con la finanziaria 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) del governo Draghi, sono state aumentate progressivamente le indennità per sindaco, assessori e presidente del Consiglio, .fino a raddoppiarle da quest’anno.

Lo Stato rimborsa solo l’aumento dal 2021 e quindi rimane a carico delle casse comunali circa la metà della spesa che per quest’anno sarà di 668.000 euro.

Nessuna legge ha previsto l’aumento del gettone di presenza per i consiglieri, che a Benevento è di 42,90 euro, ma è aumentato il compenso massimo mensile, tutto a carico delle casse comunali, che per ognuno è pari al 25% della indennità del sindaco.

Nel 2021 era di € 1.183,61 e quindi bastavano 27 presenze ogni mese in consiglio o commissioni; nel 2022 è salito a € 1.706,74 (una media di 40 gettoni a testa); nel 2023 per raggiungere il massimo del compenso mensile di € 2.2002,92 bisognava partecipare a 46 consigli/commissioni.   

Quindi dal 2021 le sedute delle commissioni consiliari sono aumentate ogni anno e sono cresciuti i compensi.

Si discute di tutto ma per poco tempo (nel 2023, ufficialmente per ogni commissione 40 minuti, in media, ma in realtà molto meno).  Molte commissioni sono state convocate per informazioni che si potevano fornire con una email o un messaggio whatsapp.  .

In media solo il 25% dei consiglieri è fisicamente presente, gli altri partecipano online con il cellulare.

Nel 2023 il Comune ha speso € 378.570 (compreso IRAP) per 8.477 presenze ai consigli e alle commissioni dei 31 eletti. Nel 2022 erano 6.581 e i consiglieri svolgevano comunque l’attività istituzionale.

I pagamenti mensili sono stati effettuati con Determine della Segreteria Generale ma nei prospetti i consiglieri sono stati indicati con numeri di matricola sconosciuti, senza mai scrivere i nomi.

Questa prassi è inaccettabile perché devono essere identificabili gli amministratori pubblici che percepisco compensi.

Abbiamo più volte chiesto all’amministrazione di rendere nota la identità dei soggetti che hanno percepito i gettoni di presenza ma il segreto è stato mantenuto e nessun consigliere ha protestato.

E’ un atteggiamento arrogante che contestiamo decisamente e per questo ci assumiamo la responsabilità di pubblicare la tabella con i nomi dei consiglieri, le loro presenze e i pagamenti ricevuti dall’Ente.  

Nella tabella pubblicata sopra sono indicati i nomi dei consiglieri, il loro numero di matricola e i compensi annuali; in alto gli otto consiglieri che hanno ricevuto più di 20.000 euro per l’anno 2023.

Il più “gettonato” è Antonio Picariello, eletto con la lista Alternativa per Benevento ma subito transitato dall’opposizione alla maggioranza mastelliana, diventando presidente della Commissione PICS.

L’anno scorso ha partecipato a 13 consigli comunali e 603 commissioni, con un picco di 69 presenze nel mese di marzo, quasi tre per ogni giorno feriale. Ha raggiunto il compenso massimo consentito ogni mense (evidenziato in rosso nella tabella) per otto volte, per il totale di € 23.101,86

Picariello è dipendente ACER (ex IACP) che gli paga lo stipendio intero anche quando è assente, praticamente quasi tutti i giorni, per consigli e commissioni.

Al secondo posto nella graduatoria dei più gettonati, c’è Rosetta De Stasio, consigliere di opposizione eletta con un lista di destra, anche lei ha superato il tetto mensile per otto volte. Ha percepito € 22.801,56 euro nell’anno per 585 presenze con un picco di 60 nel mese di luglio. La De Stasio è avvocato libero professionista.

Terzo è Luigi Scarinzi, consigliere di maggioranza, con 22.686 euro e 577 presenze in consiglio o commissione, picco di 57 a febbraio. Scarinzi è dipendente ASL che lo paga per intero quando è impegnato per l’attività istituzionale al Comune di Benevento.

Quarto, Antonio Capuano, di maggioranza, libero professionista, ha percepito 22.244 euro per la partecipazione a 567 tra consigli e commissioni, picco di 62 a marzo,

Quinto è Angelo Miceli, avvocato libero professionista, consigliere di opposizione eletto con Alternativa per Benevento, ha ricevuto € 22.242 per 542 presenze con il picco di 60 a marzo.

Sesto, Rosario Guerra, libero professionista, consigliere di maggioranza, presente 525 volte, picco di 60 a marzo, per il compenso annuale di € 21.568, 525

Settima, Adele De Mercurio, consigliere di maggioranza, dipendente di una società della Regione Campania, presente 533 volte, picco di 62 a marzo, ha ricevuto 21.426 euro.

Ottavo è Giovanni Zanone che ha ricevuto 20.470 euro per 489 presente, picco di 52 nel mese di marzo.

Seguono i consiglieri Vincenzo Sguera, Italo Barbieri, Mara Franzese, Giovanna Megna e Alboino Greco che hanno ricevuto compensi tra 10.000 e 20.000 euro.

A scendere 11 consiglieri che hanno ricevuto tra 5 mila e 10 mila euro: Panunzio, Farese, Fioretti, Iannelli, Palladino, De Lorenzo,  Martignetti, Mignone, De Longis, Varrichio, De Lipsis.

Infine sette consiglieri che hanno ricevuto meno di 5.000 euro: Petrone, Perifano, Lauro, Moretti, Piccaluga, Tomaciello, Giorgione..

Qui sotto la tabella con le presenze e i compensi mensili.  

Scarica qui la Tebella completa (PDF)

Torneremo sui lavori delle Commissioni Consiliari, anticipati da Il Fatto Quotidiano con l’articolo di Vincenzo Iurillo “La giostra scatenata delle sedute al Comune di Benevento: 8500 gettoni in un anno. Riunioni per annunci da 16 parole e atti già noti, consiglieri ‘presenti’ dalla spiaggia”

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”  

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